Lai, Pd: rete ferroviaria superata
Interrogazione del senatore a Delrio: basta rattoppi, Rfi deve intervenire subito
SASSARI. Non è solo il pendolino a fare flop, ma è in generale la rete ferroviaria dell’isola a non funzionare come dovrebbe. Colpa di binari di un’altra epoca che rallentano ulteriormente i già non velocissimi treni sardi. Di questo ne è convinto il senatore del Pd, Silvio Lai, che in una interrogazione urgente al ministro Graziano Delrio, chiede a Rfi di intervenire il prima possibile sulla rete ferroviaria. A farlo sbottare è stato il guasto di due giorni fa che ha costretto il pendolino - che già era dovuto tornare indietro a Cagliari per problemi legati al software - a fermarsi a Ploaghe per un guasto al deviatoio. «L’ennesimo disservizio causato dalle pessime condizioni in cui versa la rete ferroviaria sarda rende oramai non più rinviabile un intervento del gestore della rete. Rfi deve porre fine a una situazione insostenibile – attacca il senatore nell’interrogazione urgente al ministro dei Trasporti, sottoscritta anche dai colleghi Ignazio Angioni e Giuseppe Luigi Cucca –. È necessario un intervento strutturale che affronti nel complesso i problemi della nostra rete. Fino ad oggi si è andati avanti a forza di rattoppi ora siamo arrivati al punto di non ritorno. Rfi nel suo piano industriale ha previsto investimenti per circa 100 milioni di euro. È arrivato il momento sbloccare questa somma e di partire immediatamente con i lavori di adeguamento della rete».
Il parlamentare del Partito democratico fa riferimento anche ai problemi di compatibilità tra i nuovi pendolini e la rete che non consentono di poter accorciare sensibilmente i tempi di percorrenza delle tratte. Tra l’altro, in questi giorni si sono verificati ulteriori stop ai mezzi, con conseguenti disagi per i passeggeri. «L’assessorato regionale ai Trasporti – dice ancora Lai – ha bloccato i pagamenti alla società fornitrice dei pendolini e ha avviato un’indagine affidata a una commissione d’inchiesta che dovrà chiarire i motivi dei disservizi e se questi siano legati anche a problemi di software dei treni. Quel che comunque appare già da ora certo è che la rete ferroviaria dell’isola è completamente inadeguata. Rfi deve avere bene a mente che la Sardegna non può essere trattata come una regione di serie B e deve poter contare su collegamenti sicuri e con tempi di percorrenza in linea con quelli del resto della penisola. Questo tra le altre cose consentirebbe di poter vedere i frutti di un investimento ingente, come quello effettuato per l’acquisto dei pendolini».
Il pendolino era riuscito a partire a metà di dicembre dopo otto anni di attesa, ma fin da subito si è dovuto scontrare con una rete ferroviaria ormai inadatta, con problemi di carattere tecnologico e con continui ritardi che a molti passeggeri facevano rimpiangere il vecchio Minuetto. Per questo motivo nei giorni scorsi l’assessore Massimo Deiana ha bloccato il pagamento delle fatture, in tutto 15 milioni, alla Caf, l'azienda che ha costruito gli 8 pendolini acquistati nel 2011, in attesa degli sviluppi della commissione d’inchiesta formata da Regione, Caf, Trenitalia (gestore del servizio in convenzione) e Rfi, appunto proprietaria della rete ferroviaria. (al.pi.)