General Electric punta sull’isola
Il gigante Usa fornirà la piattaforma digitale di condivisione dei dati sanitari
OLBIA. Una piattaforma Big Data installata in partnership con General Electric permetterà di raccogliere, elaborare e mettere a disposizione del sistema sanitario di base e specialistico le informazioni sulle patologie trattate al Mater Olbia. Il nuovo ospedale potrà trasformare i dati in informazioni, avere una gestione tecnologica d’eccellenza e renderle fruibili in rete per lo studio nei migliori research center del mondo. La novità è stata presentata dal presidente di Ge per l’Europa, Marco Campione, alla presenza dell’amministratore delegato di Qatar Foundation, Rashid Al Naimi, con il quale è stato siglato l’accordo solo, è stato assicurato da Campione, con investimenti privati.
Il presidente di Ge Europa ha spiegato che «tutte le discipline sanitarie possono usufruire di Big Data». Attraverso un algoritmo, la piattaforma permetterà di elaborare i dati raccolti e facilitarne l’accesso per la ricerca. Saranno coinvolti in primo luogo i medici di base della Gallura, con la rappresentanza dei quali è in corso di perfezionamento una convenzione.
Il Big Data e l’integrazione co la telemedicina, che avrà uno sviluppo specifico, è accolta con favore proprio dai medici. «Una gestione del paziente fuori dall’ospedale non potrà che essere di beneficio al sistema assistenziale», osserva il segretario della Fimmg (federazione dei medici di medicina generale) Giovanni Barroccu. «Le prime cronicità osservate e monitorate saranno quelle dell’attività cardiaca – precisa il medico –, poi ci sarà uno sviluppo». Importante sarà soprattutto la raccolta dei dati forniti dalla diagnostica (tac, radiologia) in favore della prevenzione. Attenzione particolare sarà riservata agli anziani (oggi uno su quattro persone attive). «Nessun ospedale oggi può essere isolato – osserva il presidente della Regione Francesco Pigliaru –, ecco perché Big Data non può essere sottovalutato e perché la Sardegna dovrà essere in prima fila nello sviluppo delle tecnologie». Si tratterà di mettere in campo condizioni favorevoli per invogliare e facilitare gli investimenti, in primo luogo del Qatar, ma in generale dall’estero. Finora non è stato semplice. Ammette lo stesso Pigliaru: «Siamo tutti consapevoli di essere in Italia, in un contesto normativo non pensato per attrarre investimenti esteri». La fiducia è un elemento importante per invertire la rotta. «Finora – aggiunge il presidente della giunta – ci ha permesso di superare molte incertezze».
Conoscendo Big Data è ovviamente ottimista Marco Campione: «Mater può essere al centro di questo network della ricerca mondiale. La piattaforma che si sviluppa da Olbia è al centro del progetto di eccellenza a tutto beneficio delle collaborazioni scientifiche». General Electric ha un fatturato mondiale di 8 miliardi. (gpm)