Voli low cost e industria vertice tra Renzi e Pigliaru
Il premier su Twitter conferma: abbiamo discusso di Sardegna con il governatore Sul tavolo i temi dell’insularità, dall’emergenza trasporti alla tassa sui voli
CAGLIARI. Non è ancora ufficiale, ma la data più probabile potrebbe essere in un giorno fra lunedì 23 e venerdì 27 maggio. È questa la settimana scelta dal presidente del Consiglio Matteo Renzi per firmare, a Cagliari, il Patto per la Sardegna. L’agenda è stata concordata ieri, a Palazzo Chigi, con il presidente della Regione Francesco Pigliaru. I due si sono incontrati in un vertice che ha gettato le basi per la missione e hanno discusso prima di tutto del problema trasporti, con il caso Ryanair in testa. Alla vigilia del viaggio a Dublino dei sindaci di Sassari e Alghero, Nicola Sanna e Mario Bruno, dove incontreranno Michael O’Leary, amministratore della compagnia aerea, il governatore ha ottenuto la conferma di un sempre più probabile sconto del Governo sulle tasse d’imbarco. Cioè: da Renzi e dal ministro ai Trasporti, Graziano Delrio, sarebbe arrivata la conferma che «l’ostacolo dell’aumento non ci dovrebbe più essere. È questo l’asso nella manica in più che oggi i due sindaci potranno giocarsi nella partita per sperare presto nel ritorno, ad Alghero e Cagliari, degli aerei irlandesi.
La conferma. Il vertice è stato tenuto segreto per tutta la giornata. Poi è stato Matteo Renzi a svelare per primo l’appuntamento istituzionale. Lo ha fatto alla sua maniera con un twitter: «Abbiamo discusso di Sardegna con il governatore Pigliaru». In tarda serata, quando la notizia era ormai pubblica e arrivava da una fonte più che autorevole, Renzi, è arrivata anche il comunicato della Regione. «Stamattina (cioè ieri) – ha scritto e confermato il governatore – ho avuto un lungo incontro con il presidente Renzi». Per poi aggiungere: «Abbiamo toccato molti punti, soprattutto quelli legati alla questione insularità, alle nostre richieste e al lavoro avviato in continuo dialogo con il Governo per ottenere i risultati che ci aspettiamo». Dunque, il governatore, stavolta a Palazzo Chigi, pare abbia rimesso sul tavolo il dossier Sardegna, consegnato a Renzi il giorno dell’inaugurazione, era l’anno scorso a maggio, del cantiere «Mater Olbia». Dossier, dicono i ben informati, diventato anche «la base» del Patto per la Sardegna che – dopo un anno dalla consegna – dovrebbe essere sottoscritto tra circa 20 giorni a Cagliari.
Rassicurazioni 1. «In particolare – ha scritto ancora Pigliaru – presto avremo risposte molto attese sulla mobilità aerea, inclusa la questione delle tasse aeroportuali, e sul trasporto su ferro». Il primo accenno dovrebbe riguardare il caso Ryanair e la disputa sulle tasse aeroportuali. C’è ormai la conferma che la Sardegna dovrebbe essere esentata dall’aumento dal Governo e vera causa dei tagli operati dalla compagnia low cost da Cagliari e soprattutto da Alghero. Il secondo, invece, sembra lasciar intendere che il ministero dei Trasporti sarebbe pronto a girare alla Regione i milioni necessari per la nuova rete ferrovia isolana. Anche questa è diventata un’emergenza dopo le ultime e troppe figuracce del «Pendolino», rimasto bloccato non si sa più quante volte sui binari della Cagliari-Sassari.
Rassicurazioni 2. Renzi e Pigliaru hanno parlato anche di energia. La richiesta della Regione è risaputa: anche la Sardegna deve avere il metano. Dopo che la Giunta, con il Piano energetico, ha scelto la soluzione del gas naturale liquido, stivato sulle navi, e rigassificato nei depositi costieri, resta il problema del prezzo. Pigliaru avrebbe ottenuto dal Governo l’impegno non solo per l’investimento ma anche la possibilità, caso mai fosse necessario, di «studiare un accordo per calmierare il costo del Gnl», per evitare pericolosi regimi di monopolio.
Rassicurazioni 3. «Una parte dell’incontro – ha scritto Pigliaru – è stata riservata alla vertenza Alcoa. Insieme al presidente, ci siamo confrontati con i vertici di Glencore, che è ancora disposta a rilevare l’impianto. La situazione è difficile ma non impossibile». (ua)