La Nuova Sardegna

Loretta Goggi e le azalee in campo contro il cancro

di Alessandro Pirina
Loretta Goggi e le azalee in campo contro il cancro

Domani anche in Sardegna l’iniziativa a favore della ricerca sui tumori femminili L’attrice: «Nessuno deve privarci della figura della mamma, neanche la malattia»

07 maggio 2016
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SASSARI. La regina dello spettacolo presta il suo volto alla campagna dell’Airc per la ricerca contro il cancro. Loretta Goggi è la testimonial dell’Azalea della Ricerca, l’appuntamento che da anni si svolge il giorno della festa della mamma per sostenere il lavoro dei ricercatori. Un appuntamento che domani toccherà 3.600 piazze d’Italia, Sardegna compresa, dove 20mila volontari distribuiranno 600mila piantine in cambio di una donazione minima di 15 euro.

I risultati. Un’iniziativa che negli anni ha dato un contribuito straordinario all’avanzamento della ricerca, portando la sopravvivenza delle donne colpite da un tumore al seno a 5 anni dalla diagnosi dal 78 all’87 per cento solo negli ultimi due decenni. Un traguardo importante, ma ancora lontano dal 100 per cento. Il che conferma la necessità di un costante impegno nel rinnovare gli studi in questo ambito: oltre 63mila donne, infatti, ogni anno in Italia sono colpite da un tumore al seno o agli organi riproduttivi.

La testimonial. Ed è proprio per tagliare questo traguardo che Loretta Goggi ha accettato di sposare la causa di Airc. «Tutti siamo figli, tutti abbiamo una mamma e sappiamo cosa vuol dire averla – spiega l’artista romana, 65 anni di cui 55 trascorsi in scena –. Nessuno e niente ci deve privare di questa figura importantissima. Il cancro tanto meno. E lo dico proprio perché non sono mamma». Loretta Goggi è vicina all’Airc da sempre, conosce Umberto Veronesi da quando viveva a Milano negli anni ’80 e ha voluto dedicare uno spazio del suo secondo libro, “Mille donne in me”, alla ricercatrice Lucia Del Mastro, donna, mamma e scienziata impegnata a preservare la fertilità nelle giovani donne colpite da tumore.

Il libro. «Dopo l’inatteso successo del mio primo libro la mia editor mi ha proposto di scriverne un secondo – racconta la Goggi –. “Mi piace il tuo stile, fatti venire un’idea”, mi ha detto. Io sono andata indietro con la mente, ho pensato a quei personaggi che mi hanno incuriosita. E così ho iniziato a scrivere. Di giorno ero impegnata sul set. Lo facevo di notte sull’iPhone. È stato così che ho scelto 12 donne che in un modo o nell’altro hanno segnato la mia vita. Donne da imitare, anche dagli uomini».

La ricercatrice. E così tra Alda Merini e Marianna Ucrìa, tra Angela Davis e Tina Pica la Goggi ha voluto dedicare un capitolo anche a Lucia Del Mastro. «Ho voluto raccontare quello che sta facendo per il tumore femminile – spiega –, ma anche come è nel privato una donna che passa tutta la vita di fronte al microscopio, che si occupa da anni di fertilità. Per una donna, oltre la malattia, la cosa più penalizzante è il non poter avere figli a causa della chemio. Ed è anche grazie al suo lavoro se è aumentata la percentuale delle donne che non perdono la fertilità».

La televisione. La scrittura è uno degli aspetti della nuova vita artistica di Loretta Goggi, tornata in tv come giurata di “Tale e quale show” e come attrice di fiction di successo. «Tra me e la tv c’era stata una separazione consensuale, ma ci siamo riappacificate. Anche se la tv che faccio non è la stessa di ieri. Ho accettato perché Carlo Conti ha avuto una grande idea».

La Sardegna. Negli anni ’80 la Goggi era di casa nell’isola, aveva una casa a Porto Cervo. «L’ho venduta, perché mio marito Gianni Brezza non era uno stanziale, amava la barca. La tenevamo nel golfo di Marinella e giravamo tanto. Ora vengo meno, ma è una terra che adoro».

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