La Nuova Sardegna

A Cagliari il doppio delle liste di Milano, a Olbia sei in più

A Cagliari il doppio delle liste di Milano, a Olbia sei in più

Cagliari batte Milano 34 a 17. Nel capoluogo isolano sono state presentate il doppio delle liste della capitale lombarda. Tra le grandi città solo Napoli ha fatto di più: 41 liste per 1.531 candidati....

31 maggio 2016
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Cagliari batte Milano 34 a 17. Nel capoluogo isolano sono state presentate il doppio delle liste della capitale lombarda. Tra le grandi città solo Napoli ha fatto di più: 41 liste per 1.531 candidati. Mentre Roma e Torino hanno lo stesso numero di Cagliari, 34 liste ognuna, ma con un albo dei residenti molto più affollato. In totale a Cagliari, secondo i dati elaborati dal Sole 24 ore, gli aspiranti consiglieri sono 1.054 contro i 776 di Milano e 566 di Bologna. Tra le grandi città, però, Cagliari è quella che ha meno aspiranti sindaci: 7 contro i 17 di Torino e gli 11 di Roma. A Olbia, invece, le liste in corsa sono 23 suddivise tra 5 candidati sindaci. Un numero nella media tra le 30 liste di Cosenza e Latina e le 14 di Savona e Ravenna. Di aspiranti primi cittadini Olbia ne ha 5 come Cosenza e Ravenna, mentre il record è di Latina con 11, seguita da Salerno a quota 10.

QUOTE ROSA. La presenza di donne in lista è sotto la metà. A Cagliari le donne candidate sono il 44,5 per cento, una percentuale più alta di Roma e Milano, ma lontanissima dal 69,5 di Bologna. Aspiranti sindache solo una a Cagliari, come Milano, Bologna e Trieste. La più rosa Napoli con 3 candidate a sindaco. Quanto all’età dei candidati un terzo appartengono alla fascia tra i 40 e i 50 anni, un trend che accomuna tutta l’Italia. Al secondo posto c’è la fascia tra i 50 e i 60 anni, seguita dai 30-40enni e dagli over 60. Fanalino di coda in tutto il Paese tra i candidati la fascia tra 18 e 30 anni.

CIVICHE E PARTITI. A Cagliari la presenza di liste civiche - anche se talvolta si tratta di partiti mascherati - supera quella dei tradizionali partiti: 23 a 18. Una situazione che riguarda quasi tutte le grandi città, fatta eccezione per Roma, dove i partiti sono molto più numerosi delle civiche. Sostanziale pareggio a Olbia, dove si contano 12 civiche e 11 partiti, ma anche in questo caso vale il discorso dei partiti spogliati per l’occasione del proprio simbolo. (al.pi.)

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