La Nuova Sardegna

Numera, informatici da trent’anni

La società sassarese spegne le candeline ma è già concentrata sul futuro

05 giugno 2016
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SASSARI. Un archivio capiente come quaranta piscine olimpioniche e grande quanto tre campi di calcio, 847milioni di pagine, 234mila unità d’archivio, 14milioni e 327mila documenti digitali, 14mila pos gestiti, 8milioni di transazioni con carte di credito e 9milioni con bancomat, un utile netto nel 2015 di 550mila euro, con una resa al socio unico Banco di Sardegna – Gruppo Bper del 9% sul capitale investito, un fatturato di 7,4milioni di euro e 6 milioni di euro di mezzi propri. Più di 50 i dipendenti, la cui crescita garantirà competenze e capacità adeguate all’evoluzione delle attività storiche e al mutamento del core business, segnato positivamente dall’iscrizione, unica in Sardegna, all’albo dei Conservatori di documenti elettronici accreditati dell’Agenzia per l’Italia digitale, un élite di 55 aziende in tutta Italia. Numera compie trent’anni e non li dimostra. La società di informatica “made in Sassari” è in ottima salute e celebra il traguardo come un punto di partenza. Numera è stato un progetto visionario, ai suoi albori si parlava già di archiviazione documentale e digitalizzazione, quella vissuta oggi è dunque una mutazione fisiologica. Merito di Mario Giglio, allora direttore generale della Banca Popolare di Sassari, che per primo ipotizzò di affidare il centro elaborazione dati della banca a una società esterna che ne facesse un modello esportabile e moderno. Poi, l’incontro con Piero Nelli, esperto commerciale del settore informatico e motore del boom iniziale di Numera. Negli anni la società ha scelto le persone più adeguate ai mari agitati della crisi e i manager più adatti a rilanciarne l’operatività, tracciando il percorso lungo il quale si muove oggi. «Ho assistito alla sua nascita, avevo altri ruoli, questo traguardo è una gran soddisfazione», dice Antonio Capitta, presidente di Numera. «Penso a Mario Giglio e Piero Nelli, che hanno scommesso su giovani, innovazione, formazione e merito – prosegue – valori che ci hanno aiutato a superare i momenti duri e oggi fanno crescere l’azienda». Per Francesco Chiari, direttore generale, sono «trent’anni che hanno forgiato lo spirito di Numera e delle persone che ne fanno parte. (gms)

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