La Nuova Sardegna

Banda blindati, Fogu ai domiciliari

Banda blindati, Fogu ai domiciliari

Il gip ha accolto l’istanza dell’avvocato del pastore di Orune: «Ruolo marginale»

15 giugno 2016
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ORUNE. Vittorio Fogu, 43 anni, di Orune è tornato a casa. Il gip del Tribunale di Cagliari, Maria Cristina Ornano, ha accolto l’istanza degli avvocati Rinaldo Lai e Margherita Baragliu, e concesso gli arresti domiciliari al pastore finito in carcere il 19 marzo nel corso del blitz della polizia di Nuoro che aveva sgominato la banda che assaltava i furgoni portavalori e i caveau degli istituti di vigilanza della Sardegna.

La posizione di Vittorio Fogu sarebbe molto marginale e il gip ha accolto la richiesta dei suoi difensori di attenuazione delle misure cautelari concedendogli gli arresti domiciliari a Orune.

Vittorio Fogu lavorava come pastore nelle campagne di Florinas, alle dipendenze del compaesano Salvatore “Toreddu” Sanna, 38 anni, ritenuto uno degli esponenti di spicco della banda che, secondo le indagini portate avanti per alcuni anni dalla squadra mobile di Nuoro, in un secondo tempo coadiuvata da quella di Cagliari e dalla guardia di finanza di Nuoro, era guidata dall’ex vicesindaco di Villagrande Strisaili, Giovanni Olianas. Con loro due ai vertici ci sarebbero stati Luca Arzu, 43 anni, di Talana, fratello di Raffaele (il bandito condannato all'ergastolo per una rapina a Umbertide, in Umbria, nella quale mori un carabiniere), il cugino Sergio Arzu, 35 anni, Angelo Lostia, 43 anni, di Olzai ma residente a Tanaunella, Fabrizio Manca, 35 anni, di Tortolì, Pietro Mereu, 44 anni, di Nuoro ma residente a Mores e Mario Pirari, 49 anni, di Nuoro. La banda era nel mirino da anni, dopo lo spettacolare e sfrontato assalto al caveau dell'istituto della Vigilanza Sardegna a Nuoro. (plp)

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