La Nuova Sardegna

Elezioni comunali, isola al ballottaggio: quattro scontri

Elezioni comunali, isola al ballottaggio: quattro scontri

Il centro più importante è Olbia in cui si sfidano centrodestra e centrosinistra. A Carbonia lo scontro è tra Pd e grillini. Si vota anche a Monserrato e Sinnai

19 giugno 2016
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SASSARI. Una giornata passata a fissare l’orologio e a fare conti impossibili tra affluenza alle urne e alchimie di voto. Per gli otto candidati sindaco che sono al ballottaggio sarà una domenica di attesa. E anche per la Sardegna sarà una giornata in cui si capirà in modo definitivo il valore politico di queste elezioni. La vittoria di uno o dell’altro dei candidati potranno cambiare gli equilibri politici nell’isola.

I centri che vanno al voto sono quattro: Olbia, Carbonia, Sinnai e Monserrato. Nei primi tre Comuni il centrosinistra punta alla riconferma, mentre nel quarto il Pd è stato escluso dal ballottaggio e la sfida sarà tra la sinistra e una coalizione trasversale con dentro i Riformatori e il Psi. Il centrodestra punta a riprendersi la sua storica roccaforte Olbia. Mentre Carbonia potrebbe diventare il primo capoluogo di provincia, anche se ex, guidato dal Movimento 5 stelle.

Olbia. È il comune più importante di quelli in cui si sceglie il sindaco. E la sfida è tra il parlamentare di Forza Italia, e già due volte sindaco Settimo Nizzi, che guida una coalizione di centrodestra. E Carlo Careddu, vicesindaco uscente, esponente del Pd alla guida di una coalizione di centrosinistra e identitaria. Un confronto serrato anche perché Careddu al primo turno era arrivato al 32 per cento. Nizzi al 28. Una partita tutta da giocare in cui si rivelerà fondamentale la scelta di voto di tutti gli elettori che hanno votato gli altri candidati sindaco al primo turno.

Carbonia. Nel capoluogo della provincia del Sud Sardegna lo scontro è tra il sindaco uscente Giuseppe Casti, del centrosinistra, e Paola Massidda del Movimento 5 Stelle. Al primo turno l'esponente Pd ha messo insieme il 36,9 per cento dei voti. Lontanissimo dal 62,4 per cento che nel 2011 gli consentì di conquistare il Comune al primo turno. La candidata grillina Massidda, sostenuta solo dalla lista dellM5s, è arrivata al 21,95 per cento, un punto in più dell'ex sindaco Ugo Piano, che con la sua coalizione di civiche, Psi ed ex Pd, ha raggranellato il 20,96. Anche in questo caso regna l’incertezza e la sfida si preannuncia all’ultimo voto.

Sinnai. Sinnai fa quasi storia a sé. Perché a sfidarsi al ballottaggio sono due candidati del centrosinistra. Il sindaco uscente del Pd si trova a rincorrere l’avversario di Sel e partiti identitari. Al primo turno l’uscente Barbara Pusceddu si è dovuta accontentare del 38,49 contro il 45,6 di Matteo Aledda. Vincerà chi in queste due settimane sarà riuscito a fare suoi i voti del 13 percento degli elettori che al primo turno hanno scelto la candidata grillina Stefania Sanna.

Monserrato. Tomaso Locci, sostenuto da liste civiche, Riformatori e Psi, al primo turno è arrivato al 38,71 per cento. Contro di lui l'ex sindaco Tonio Vacca, sostenuto da Sel, Psd'Az, Rossomori, che segue a 21,84 per cento. Fuori il Pd. (l.roj)

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