La Nuova Sardegna

Lavori al poligono, i militari: tutto in regola

di Claudio Zoccheddu
Lavori al poligono, i militari: tutto in regola

Capo Frasca, l’aeronautica risponde a Mauro Pili: «Un intervento programmato e autorizzato»

27 giugno 2016
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SASSARI. Botta e risposta. Da una parte c’è Mauro Pili, deputato del Gruppo Misto e leader di Unidos, e dall’altra l’Aeronautifca militare. L’oggetto della contesta sono alcuni sbancamenti nell’area del poligono di Capo Frasca. «Uno sfregio», secondo Pili che ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica. «Un lavoro programmato e autorizzato», secondo i militari.

La contesa era nata quando il deputato di Iglesias aveva diffuso un video e alcune foto che ritraevano enormi cumuli di terra protetti da teli da cui, però, spuntavano alcuni ordigni bellici accompagnati da rifiuti. Un altro cumulo di bombe era invece accatastato vicino a quelle che Pili aveva definito «ruspe di Stato» che «scavano da mesi dentro un’area protetta anche dal punto di vista archeologico». Al punto che Pili si era sbilanciato definendo i lavori «più che un appalto appare un lavoro con un solo obiettivo: radere al suolo tutto, portando via anche la terra».

Ieri è arrivata la replica dell’Aeronautica: «L'attività nel sito di Capo Frasca è stata avviata solo dopo l'acquisizione delle autorizzazioni previste dalle legge. Nello specifico l'autorizzazione paesaggistica e la valutazione di incidenza ambientale per le aree Sic. Sono stati coinvolti e informati gli enti locali, il comune di Arbus, la Provincia e la Regione, oltre alla Sopritendenza ai beni paesaggistici, la Soprintendenza ai beni archeologici e il Corpo forestale». ha sottolineato l'aeronatucia che poi ha specificato come le imprese appaltatrici siano in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge e impieghino per lo più maestranze sarde. «A seguito del ritrovamento in corso d'opera dei reperti archeologici, le attività di scavo sono state immediatamente sospese ed è stata interessata la Soprintendenza per i beni archeologici che, dopo un sopralluogo, ha richiesto di coprire i ritrovamenti con un telo. Al termine dell'attività, l'area interessata verrà ripristinata sotto l'aspetto ambientale con la ripiantumazione di essenze autoctone, come previsto dal progetto approvato dalle autorità», hanno concluso i militari.

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