Lai: Porto Torres penalizzata
Il senatore: impegno di Delrio per non cancellare lo scalo dall’Autorità portuale
SASSARI. Il nuovo presidente dell’Autorità portuale della Sardegna sarà nominato entro luglio. E sarà uno solo. Si definiscono i dettagli della nuova geografia dei mari dell’isola. Lo fa il ministro ai Trasporti Graziano Delrio nell’audizione in commissione al Senato. Il ministro risponde alle domande del senatore Silvio Lai che mette in evidenza un altro aspetto e ottiene un impegno da Delrio. «Nella riforma viene ridimensionato in modo grave il ruolo di Porto Torres. Nella bozza il suo sindaco è tagliato fuori dal comitato di gestione e non è previsto nessun ufficio territoriale. In questo modo diventerebbe poco più di un anonimo scalo – spiega Lai –. Per questo ho chiesto al ministro di modificare la bozza. Perché Porto Torres è uno scalo strategico che fa numeri importanti nel traffico merci e in quello passeggeri. C’è poi l’aspetto della sicurezza che non può essere trascurato. Porto Torres è particolarmente problematico per quello che riguarda la sicurezza antincendio. Ci sono molti motivi perché lo scalo non venga declassato nel sistema portuale sardo». Lai ha anche scritto una lettera al governatore Francesco Pigliaru per sensibilizzare anche la Regione e coinvolgerla nella rivendicazione. «Ciò che mi preoccupa e voglio segnalare alla tua attenzione – scrive Lai a Pigliaru – è che il sistema portuale sardo tradizionalmente basato su tre porti principali, Cagliari, Olbia e Porto Torres, oltre a una serie di altri porti più piccoli per dimensione e non complessi come quelli citati, sia destrutturato prevedendo solo i due poli di Cagliari e Olbia che sarebbero sede ufficio territoriali portuale e i cui comuni sarebbero rappresentati nel comitato di gestione». Delrio ha garantito che interverrà nella bozza. «Non ci resta che attendere – conclude Lai –. Il ministro ha confermato la sua attenzione sul tema. La Regione potrà dare ulteriore forza alla nostra rivendicazione».