La Nuova Sardegna

Bollette non pagate Costa Paradiso rimane a secco

di Tiziana Simula
Bollette non pagate Costa Paradiso rimane a secco

Abbanoa stacca l’acqua a duemila ville sul mare Il mega-condominio ha accumulato debiti per 1,5 milioni

16 luglio 2016
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D’AGULTU. Duemila ville in riva al mare lasciate a secco. Abbanoa ha chiuso i rubinetti al mega condominio di Costa Paradiso: niente più acqua. L’utenza condominiale è morosa. E non di poco: il debito nei confronti del gestore unico del servizio idrico è di circa un milione e mezzo di euro. Bollette dell’acqua non pagate per anni, insomma. Così, ieri pomeriggio, gli operai di Abbanoa sono entrati in azione e hanno bloccato l’approvvigionamento idrico alle duemila ville e villette del complesso turistico fronte mare, applicando la sentenza del Tribunale di Tempio che due settimane fa ha dato il via libera allo slaccio confermando la legittimità dell’interruzione del servizio per la morosità accumulata. Dalle parole ai fatti. Passando prima per un tentativo di dilazione proposto da Abbanoa, caduto però nel vuoto.

Una “doccia fredda” per gli abitanti di Costa Paradiso, in gran parte vacanzieri, lasciati senz’acqua nel bel mezzo della stagione turistica. Altro che paradiso.

Raffica di slacci. Ma non sarà un caso isolato. Perché Abbanoa annuncia provvedimenti analoghi, nelle prossime settimane, sempre per morosità, anche in altri villaggi vacanze di mezza Gallura: a San Teodoro, a Baia Sardinia, ad Arzachena ed Olbia. «Le procedure per lo slaccio sono state avviate proprio in questi giorni», spiega l’ufficio stampa del gestore idrico. Tra fine luglio e primi di agosto, se i morosi non correranno ai ripari, è previsto lo slaccio per 485 utenze. Nella raffica di slacci in programma, a farne le spese, nella stessa giornata di ieri, è stato pure un condominio con 30 ville a schiera a Badesi. Dalle verifiche di Abbanoa, così riferisce l’ufficio stampa, è emerso che gli immobili si approvvigionavano dal vecchio allaccio di cantiere. «L’utenza era intestata all’impresa costruttrice, nessuno dei condòmini aveva un contratto con Abbanoa».

La sentenza. La sentenza del Tribunale di Tempio per Costa Paradiso, ha trovato applicazione nel pomeriggio di ieri, quando la squadra di operai di Abbanoa ha chiuso il bocchettone del serbatoio che alimenta le duemila ville, all’ingresso del condominio. Stop all’acqua. Costa Paradiso rimane a secco. «Dopo la sentenza – spiega la nota del gestore idrico –, Abbanoa ha dato disponibilità a trovare una soluzione per regolarizzare una situazione non più tollerabile. Non è stata accettata nemmeno la proposta di un piano di rateizzazione che prevedeva il pagamento immediato del 40 per cento (600mila euro pari a circa 300 euro per ogni singola unità abitativa) e la dilazione del restante importo. Dalle notizie emerse nelle varie interlocuzioni – prosegue Abbanoa – il grosso del debito all’interno di Costa Paradiso sembra sia stato accumulato da imprese immobiliari proprietarie di più case date in affitto per le vacanze». La sentenza definiva «corretto l’importo richiesto in pagamento e legittimo lo slaccio operato dal gestore». Sulla correttezza degli importi richiesti si era già espressa la Corte d’Appello di Sassari.

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