La Nuova Sardegna

Sul palco col Boss: il batterista di Sassari avvera il suo sogno

di Daniela Scano
Sul palco col Boss: il batterista di Sassari avvera il suo sogno

Andrea Casu, 13 anni, ha suonato Dancing in the dark Springsteen l’ha scelto tra i 60mila del Circo Massimo

18 luglio 2016
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di Daniela Scano

SASSARI

Sul palco, accanto al Boss con sessantamila fan in delirio che ti applaudono. Abbracciare Bruce Springsteen davanti alla folla oceanica del Circo Massimo, dopo avere suonato insieme alla sua band “Dancing in the dark”. C’è gente che farebbe cose illegali, come rapire Patti Scialfa e mettersi una parrucca rossa per prendere il suo posto, pur di coronare questo sogno. Tanto sono fantasie impossibili. Un po’ come quando si progetta come spendere i soldi del superenalotto, ben sapendo che hai una possibilità su un trilione di centrare i numeri giusti.

Invece Andrea Casu questo sogno l’ha realizzato e ha solo tredici anni, l’età della beata incoscienza che preserva dai coccoloni che a volte accompagnano certi stratosferici colpi di fortuna. L’altra sera questo ragazzino, partito da Sassari con la mamma Simona Rettaroli e due preziosissimi biglietti per il concerto del Boss, è stato scelto da Springsteen per suonare accanto a lui. Un regalo di valore inestimabile, per il prescelto, che il Boss fa al termine dei suoi concerti e che l’altra sera ha elargito ad Andrea e a una ragazzina.

Quando è arrivato il momento di scegliere chi far salire, lo sguardo munifico di Springsteen è caduto su un cartello scritto in inglese che diceva pressappoco così: «Ho 13 anni, studio percussioni e vorrei suonare con Max. Posso?» Poi il rocker ha visto il ragazzino che lo teneva, stando a cavalcioni sulle spalle di uno spettatore che lo aveva innalzato al di sopra della folla. Perché no? deve avere pensato il grandissimo musicista.

E fu così che Andrea, 13 anni, appena diplomato alla scuola media 12 a indirizzo musicale, prossimo studente del liceo musicale Azuni, è salito dall’oceano di braccia levate sulla nave ammiraglia di Springsteen. Lo ha raccontato al mondo lui stesso ieri mattina, ancora incredulo, sul suo profilo Instagram. «Sono salito sul palco del concerto di Bruce Springsteen e il batterista Max Weinberg mi ha fatto suonare “Dancing in the dark” e mi ha regalato le bacchette... oddio». E a riprova di quanto diceva, Andrea ha postato la foto delle bacchette autografate. Così, perché nessuno potesse dubitare.

Raggiunto al telefono a Roma, Andrea racconta la sua avventura incredibile con parole semplici. «È stato bellissimo – dice –. Quando Springsteen mi ha scelto mi sono emozionato moltissimo. Gli uomini della sicurezza mi hanno accompagnato e Bruce mi ha portato da Max».

Sono seguiti i dieci minuti più intensi della giovane vita di Andrea. Perché Weinberg, il drummer del Boss, Andrea l’ha proprio fatto suonare «i piatti – racconta lui – mentre lui ha suonato il resto della batteria. Prima però mi ha detto con quale ritmo dovevo suonare». «Mi tremavano le gambe» ammette Andrea che, nonostante l’emozione, è stato all’altezza della situazione. Il suo prof di percussioni, Luca Piana, deve essere molto orgoglioso del suo allievo.

A raccontare il prologo della favola di Andrea è la mamma Simona. La vera fan del Boss è lei ed è stata lei, prima della partenza, ad aiutare il figlio a scrivere il cartello che ha colpito il musicista. «Springsteen l’ha letto, quindi lo ha preso e lo ha mostrato al pubblico – dice –. Siamo stati fortunati perché eravamo proprio sotto il palco». Simona non dice che questa postazione è costata a lei e a suo figlio una lunghissima attesa cominciata facendo la fila alle 8 del mattino. Ma per il Boss questo è altro. Simona Rettaroli ama moltissimo il Boss, conosce tutte le sue canzoni e l’altra sera ha cantato insieme a tutti gli altri canzoni mitiche come “Born in the Usa”, “Thunder road”, “Independence day”, “The River”, “Beacuse the night”. Gioia pura, culminata nella scarica di adrenalina scatenata dalla visione del proprio figlio che assurge al cospetto del Boss. Un evento memorabile con un solo rimpianto. Mentre si stavano salutando, Andrea ha detto qualcosa a Springsteen che cominciava con «mamma...». Il Boss ha pensato che il suo giovanissimo amico volesse tornare dalla madre e lo ha congedato. Invece no, Andrea stava dicendo «mamma... vorrebbe ballare con te». Peccato, ma del resto non si può avere tutto dalla vita. Neppure uno su un trilione può vincere al superenalotto due volte nello stesso giorno.

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