La Nuova Sardegna

Appalti, Pinna e Stochino ai domiciliari

Appalti, Pinna e Stochino ai domiciliari

L’ingegnere di Desulo e l’ex consigliere regionale di Forza Italia hanno lasciato Badu ’e Carros. Peru resta in cella

21 luglio 2016
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NUORO. Salvatore Paolo Pinna, Tore, 53 anni, l’ingegnere di Desulo ritenuto il “dominus” della “Squadra”, l’associazione a delinquere che avrebbe gestito centinaia di appalti pubblici in tutta la Sardegna, finito in carcere per l’inchiesta «Sindacopoli» e l’ex consigliere regionale Angelo Stochino, 46 anni, imprenditore di Arzana, sono tornati a casa. Agli arresti domiciliari. I due hanno lasciato il carcere di Badu ’e Carros, a Nuoro, dov’erano detenuti dal 4 aprile. I giudici del Tribunale del riesame di Cagliari, presidente Costantino Poddighe, hanno accolto le istanze dell’avvocato Marcello Caddori, difensore di Angelo Stochino, e dell’avvocato Giulia Bongiorno, che assiste l’ingegnere di Desulo, e concesso a entrambi il beneficio degli arresti domiciliari.

Resta invece in carcere il consigliere regionale Antonello Peru, 52 anni, di Sorso. Il gip del tribunale di Oristano, Stefania Palmas, ha infatti respinto la richiesta di attenuazione delle misure cautelari inoltrata dai difensori dell’esponente politico di Forza Italia, gli avvocati Luigi Esposito e Marco Enrico. Nonostante il parere favorevole del pubblico ministero di Oristano, Armando Mammone, titolare della delicatissima inchiesta, il gip ha ritenuto che se Antonello Peru fosse tornato nella sua casa ci sarebbe stato il pericolo che reiterasse i reati. A nulla sono valse le argomentazioni degli avvocati Esposito ed Enrico che hanno ribadito il fatto che Peru non ricopre più alcun ruolo istituzionale visto che è stato sospeso al’indomani dell’arresto. Dopo aver comunicato nel carcere di Bancali al politico di Sorso la decisione del gip di Oristano, i due penalisti stanno valutando se ripresentare nei prossimi giorni un’altra istanza al gip di Oristano, oppure se percorrere la strada intrapresa dai legali di Stochino e Pinna, che sono riusciti a ottenere l’attenuazione delle misure cautelari per i loro assistiti dal Tribunale del riesame di Cagliari.

Nei giorni scorsi, è uscito dall’inchiesta, patteggiando una condanna a quattro mesi Mimmo Lai, 50 anni, ex presidente del Consorzio industriale di Tortolì.

«Sindacopoli» era esplosa in tutta la sua forza il 4 aprile arrivando fino al Consiglio regionale e portandosi dietro sindaci, amministratori comunali, funzionari pubblici e liberi professionisti. Le manette erano scattate ancora una volta un anno dopo la precedente inchiesta. A ad aprile dietro le sbarre, oltre al ritorno dell'ingegnere desulese Tore Pinna, deus ex machina della cupola degli appalti pilotati, erano finiti anche due big della politica: il consigliere regionale di Sorso Antonello Peru, fino a quel momento vice presidente del Consiglio, e il suo compagno di partito in Forza Italia, l'arzanese Angelo Stochino, che aveva detto addio al suo scranno di prestigio dopo le elezioni del 2014. L’indagine coordinata dal sostituto procuratore, Armando Mammone e affidata al Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Oristano e ai carabinieri della Compagnia di Tonara, ha aperto uno squarcio nel malaffare della politica: tangenti, appalti pubblici pilotati, progetti finiti immancabilmente nelle mani dei soliti noti. Arrivando anche ad appalti importanti come la costruzione della nuova direttissima Sassari.Olbia. Associazione a delinquere, corruzione e turbativa d'asta i reati. (plp)

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