La longevità si insegna a scuola
Come mantenersi in salute in tarda età, via ai corsi di formazione
ASSEMINI. Svolgere una sempre più necessaria azione culturale di educazione all'invecchiamento attivo fedeli ai dettami dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Con questo principale obbiettivo e la concreta possibilità di creare nuove figure professionali altamente specializzate nel campo dell'assistenza e supporto psico-sociale e clinico degli anziani, dalla "Scuola per la promozione della longevità e dell'invecchiamento attivo" di Assemini, si apprestano a ripartire nei prossimi mesi i corsi dell'anno 2016/2017 per la formazione dei "Promotori della longevità e dell'invecchiamento attivo".
La scuola fondata nel 2015 e diretta da Roberto Pili, presidente della Comunità mondiale della Longevità e della Associazione Medicina sociale, fin dal primo anno di vita, per le metodologie applicate, ha incontrato l'interesse di gruppi scientifici, istituzioni internazionali ed è stata anche meta di visite di delegazioni straniere, ultima in ordine di tempo quella del 9 giugno 2016 guidata dall'ambasciatore della Repubblica Bielorussa Alexsandr Guryanov. Con questa nuova serie di lezioni si vuole fornire sia una preparazione specifica e una specializzazione alle molteplici figure che già operano nel settore, sia attivare tutte quelle misure utili per fronteggiare il progressivo invecchiamento della popolazione mondiale.
«Attualmente i costi sociali e sanitari legati per le persone ultrasessantacinquenni rappresentano circa i 2/3 dei costi della sanità - dichiara Roberto Pili - e in considerazione del progressivo invecchiamento della popolazione, diviene ancora più importante attuare forme integrate di prevenzione delle malattie, promozione del benessere e della qualità della vita». Questi corsi sono sostenuti dalla Fondazione Banco di Sardegna e dal Centro di Formazione Ifal di Assemini.
Nel comitato scientifico figurano Roberto Pili, Andrea Loviselli, Paolo Putzu, Mauro Piria e Donatella Petretto.