La Nuova Sardegna

Rogo alle porte di Sinnai minacciate le case

Rogo alle porte di Sinnai minacciate le case

Ancora un’altra intensa giornata di lotta agli incendi in varie zone dell’isola La denuncia dell’Ispra: troppi Comuni ancora privi di piani di prevenzione

30 agosto 2016
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CAGLIARI. Un incendio alle porte di Sinnai divampato nella notte ha lambito le case. Si continua a combattere per domare gli incendi in tutta l'isola. La protezione civile, il Corpo forestale, i vigili del fuoco tra ieri notte e stamattina sono dovuti intervenire per spegnere gli incendi divampati nel Nuorese e nel Cagliaritano, incendi partiti ieri sera e poi spenti ma che nel corso delle ore hanno ripreso vigore. Un elicottero e un mezzo aereo hanno dato supporto a diverse zone colpite da roghi devastanti nel Nuorese, mentre nella zona di Sinnai il fuoco è divampato tardi a notte fonda e l’intero lavoro di spegnimento delle fiamme è stato condotto dagli operatori dislocati a terra. Il rogo di Sinnai è divampato all'1 della notte tra domenica e lunedì su una collina nella campagna di Sa Pedralla, non distante dalle case. Al lavoro durante la notte dunque nessun mezzo aereo ma i volontari ed i vigili del fuoco che sono riusciti ad arginare le fiamme prima che si avvicinassero alle abitazioni e alla pineta e non è stato necessario evacuare le abitazioni come in un primo momento si stava pensando di fare.

Intanto, mentre la macchina dei soccorsi ogni giorno mette a dura prova l’impegno degli operatori, continuano a emergere le falle del sistema antincendio. Nel report curato dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, si scopre che mentre i Comuni dotati di un piano rischio incendi di interfaccia (nelle periferie dei centri abitati che si trovano al confine con boschi o macchia mediterranea) sono 278, ben 94 risultano senza alcun documento di pianificazione di protezione civile nonostante l’evidente rischio corso dalle periferie che si affacciano sulla campagna. Il report mette in evidenza che dal giugno 2016, quando il problema era stato sollevato dal comandante regionale dei vigili del fuoco, Silvio Saffioti, all'inizio della campagna antincendi, qualche passo in avanti è stato fatto, ma si è ancora indietro. Allora, infatti, si contavano 107 Comuni privi di pianificazione di protezione civile e 111 che non avevano ancora il piano di prevenzione incendi. Le carenze sono state colmate soltanto in pochi comuni e c’è ancora un fronte vasto che deve essere tutelato. Le emergenze di questi mesi dimostrano l’elevato rischio corso dai centri abitati quando si sviluppano incendi nelle campagne circostanti. Il rischio è anche un altro: che finita la stagione degli incendi finisca l’attenzione al problema.

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