La Nuova Sardegna

Sì all’Agenzia sarda delle entrate

Franco Sabatini (Pd)
Franco Sabatini (Pd)

La commissione Blancio della Regione ha approvato un testo di 15 articoli: la parola passa all’aula

11 settembre 2016
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CAGLIARI. La commissione Bilancio dà il via libera all’istituzione della Agenzia sarda delle entrate. Vigilanza, controllo e riscossione dei tributi regionali propri: sono i compiti principali che le sono attribuiti dal testo unificato di una quindicina di articoli che punta a istituirla. La commissione, guidata da Franco Sabatini (Pd), l’ha approvato a maggioranza in vista dell’arrivo in aula entro fine mese. All’Ase affluiranno le entrate spettanti alla Sardegna in base all’articolo 8 dello statuto, secondo l’ipotesi prevista nel testo che ha spaccato la maggioranza di centrosinistra (Annamaria Busia del Cd e Paolo Zedda dei Rossomori si sono astenuti) e non è stato votato dall’opposizione.

Costituire la nuova agenzia, secondo quanto stimato, costerà alla Regione 2 milioni nel 2017: le spese saliranno a 3 milioni nel 2018, per poi attestarsi a 2,5 l’anno. L’Ase, gestita da un direttore generale la cui nomina spetterebbe al governatore, dovrebbe far parte del sistema Regione e il personale (20 unità più il dirigente) sarebbe soggetto alla normativa che disciplina quello degli uffici regionali, ma questo è uno dei punti controversi, che sarà, quasi certamente, oggetto di emendamenti. I dipendenti verranno individuati fra quelli del ruolo unico dell’amministrazione regionale, con una selezione interna volontaria. Le figure professionali non reperibili potranno essere reclutate da altre amministrazioni e società pubbliche o tramite concorso. L’Agenzia potrà stipulare convenzioni e protocolli con l’amministrazione finanziaria per il recupero e la riscossione e/o riversamento diretto del gettito delle entrare erariali che spettano alla Sardegna.

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