La Nuova Sardegna

Iglesias, madre e una bimba con handicap grave sfrattate dalla casa occupata

Tamara Peddis
Iglesias, madre e una bimba con handicap grave sfrattate dalla casa occupata

La piccola è disabile dalla nascita. La donna esclusa dalla graduatoria degli alloggi popolari, la procura della Repubblica indaga sul caso

24 settembre 2016
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IGLESIAS. Una madre con una bambina di tre anni affetta da una gravissima patologia e una notifica di sfratto entro dieci giorni dalla casa che due anni fa aveva occupato insieme al suo compagno. È la triste storia di una donna di 44 anni di Iglesias, in gravi difficoltà economiche, aggravate dal problema di salute della piccola che ha necessità di assistenza continua e di una casa idonea dove poter vivere.

Nel marzo del 2015 la donna ha presentato la richiesta al Comune per essere inserita nelle graduatoria delle case popolari, ma poi nell'elenco il suo nome non è neppure apparso. Un fatto molto strano sul quale indaga la Guardia di Finanza su delega della Procura della Repubblica. Un reddito minimo, la figlia disabile, nessuna speranza per ottenere un alloggio popolare e poi anche lo sfratto.

«Nonostante le difficoltà adesso anche lo sfratto dalla casa dove abito con mia figlia, una casa che appartiene al Comune, ma il detentore è un ingegnere, con diversi beni immobili, che usava questo stabile come studio e adesso tramite il suo avvocato mi ha notificato lo sfratto dandomi dieci giorni di tempo per andarmene», dice A. A., precisando che in Comune conoscono molto bene la sua storia e nonostante le difficoltà economiche (solo un assegno mensile di 110 euro da parte dei servizi sociali) e la bambina disabile al 100%, fin dalla nascita, non hanno ancora trovato una soluzione.

«Il 19 maggio del 2014 quando non eravamo più in grado di pagare un affitto abbiamo occupato la casa, io e il mio compagno; lo so, abbiamo sbagliato – dice la donna – ma poi quando ho presentato la domanda per essere inserita nelle case popolari in Comune ho consegnato le chiavi dell'abitazione», ha spiegato la donna, molto perplessa per il fatto di essere rimasta fuori dalla graduatoria pubblicata nel luglio del 2015.

Per questo motivo ha presentato querela contro i funzionari comunali che si sono occupati dell'attribuzione dei punteggi, alla Tenenza della Guardia di Finanza di Iglesias che nel febbraio 2016 ha effettuato un blitz negli uffici del comune per acquisire documenti e verificare eventuali anomalie all'interno della graduatoria. L'inchiesta, coordinata dal pm Giangiacomo Pilia della Procura di Cagliari, è ancora in corso.

Ma adesso a preoccupare la donna c'è l'incubo dell'ufficiale giudiziario. «Spero che entro il 2 ottobre si possa trovare una soluzione, sono preoccupata soprattutto per la bambina», ha detto la donna. «Una situazione complicata e delicata», ha spiegato il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo: «Dobbiamo trovare la soluzione tramite i servizi sociali».

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