La Nuova Sardegna

Connessione super veloce, 20 milioni d’investimento

Connessione super veloce, 20 milioni d’investimento

Sarà Enel open fiber a posare la rete entro due anni. Accordo con il Comune Scelto anche il primo partner: Tiscali. Più servizi per i cittadini e le imprese

25 ottobre 2016
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CAGLIARI. La connessione alla Rete è ormai un bene primario: senza non si vive più o quasi. Ma non basta essere connessi: il contatto dev’essere ultraveloce, una scheggia. Il nuovo record da raggiungere è di un gigabit al secondo per scaricare in un attimo film, essere collegati in tempo reale con le amministrazioni pubbliche e far lavorare le imprese a pieno ritmo. La banda ultralarga fin dentro le case dei cagliaritani è il traguardo della convenzione firmata dal comune di Cagliari con Enel open fiber. Con l’annuncio di un investimento intorno ai 20 milioni in due anni, la costola della società elettrica che si occupa dell’ultravelocità ha giurato: «Entro il 2018, in 66mila abitazioni, arriverà a bocca di portone, la super banda». Per fare un paragone «oggi siamo appena al 10 per cento della velocità che sarà sviluppata invece con la nuova tecnologia», hanno detto gli esperti. Non è che la banda ultralarga non ci sia già a Cagliari, Telecom ad esempio copre gran parte del territorio, la differenza è che stavolta arriverà diretta nelle case, non più fino alle centraline. «Vogliamo colmare quello che si chiama l’ultimo miglio», ha detto Tommaso Pompei, amministratore delegato di Enel open fiber. «Noi ci occuperemo delle infrastrutture, della posa della fibra e lo faremo senza stravolgere il traffico con troppi cantieri. Poi venderemo il passaggio sulla banda ultraveloce, saranno in tutto 440 chilometri di rete, ai principali operatori di telecomunicazioni». I primi sopralluoghi di Enel sono cominciati da giorni in diversi quartieri e «quanto prima partiremo, perché vogliamo rispettare i tempi, con una copertura del 50 per cento della città entro l’estate del 2017 e dell’80 nella primavera del 2018».

Città cablata. Cagliari è stata inserita dal Governo fra i dieci Comuni in cui il traguardo della banda ultralarga dovrà essere realizzato in pochi anni. Perugia, Venezia, Padova e Catania sono state cablate, dopo Cagliari toccherà a Palermo. «Faremo un grande salto di velocità nella connessione – è stato il commento del sindaco Massimo Zedda – sarà più o meno come passare dal calesse all’auto». I benefici saranno questi: il cittadino potrà contare su connessioni all’avanguardia e, ad esempio, «ricevere a casa gli esiti di una radiografia senza che la rete vada in tilt». Oppure «aprirà un mondo tutto nuovo alle imprese e avere a disposizione un gigabit al secondo sarà una proposta in più, molto allettante, per convincere le aziende a investire nel Cagliaritano, compresa la zona industriale di Macchiareddu», hanno ribadito gliesperti di Enel. Del salto di velocità, per dirla con le stesse parole del sindaco, si avvantaggeranno anche le amministrazioni pubbliche: «Vogliamo essere – ha detto Zedda – sempre più vicini alle esigenze dei cittadini anche con nuovi servizi più veloci in rete».

Primo partner. Enel open fiber un primo accordo d’uso della nuova fibra l’ha raggiunto e non poteva che essere con Tiscali. Il provider fondato da Renato Soru, ora amministrato da Riccardo Ruggiero, è in risalita e sempre alla ricerca di partner importanti per non finire schiacciato nella morsa dei colossi delle telecomunicazioni. «L’accordo con Enel – ha detto Ruggiero – prevede che entro il 2018 20mila nostri clienti migrino nella nuova fibra ultraveloce». Cioè: la connessione Tiscali sfrutterà al massimo le potenzialità della rete in costruzione. L’accordo prevede il pagamento di un pedaggio da parte del provider cagliaritano ad Enel open fiber per ogni passaggio sulla banda, ma le tariffe non sono state svelate da nessuna delle due parti in causa. A sua volta Tiscali – sempre a pagamento – metterà a disposizione di Enel gli attuali due collegamenti sulla rotta Cagliari-Roma, che hanno una capacità di 10 gigabit ciascuno. L’accordo sembrerebbe essere un affare per tutti e due.

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