La Nuova Sardegna

Il “salva Sogeaal” rinviato di una settimana

La delibera sarà presentata martedì in giunta. Fugati gli ultimi dubbi sulla copertura finanziaria

26 ottobre 2016
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CAGLIARI. Il disegno di legge per ricapitalizzare e salvare la Sogeaal, società che gestisce l’aeroporto di Alghero, è slittato alla prossima settimana. L’approvazione della delibera in Giunta era stata annunciata entro ieri, ma per «motivi tecnici» – la versione ufficiale – l’assessore ai Trasporti Massimo Deiana l’ha rinviata di sette giorni. A questo punto martedì prossimo il disegno di legge dovrebbe essere presentato e poi trasmesso al Consiglio regionale per il voto finale.

La novità. Rispetto alle richieste pressanti dei sindaci del Nord-Ovest, che mercoledì scorso avevano manifestato a Cagliari, lo stop è di sicuro una sorpresa. Soprattutto perché era stata la stessa Giunta a dire: nel giro di pochi giorni comincerà comunque l’operazione di salvataggio della Sogeaal. Operazione possibile attraverso il decreto del ministro Madia che permette di rimettere in sesto i conti delle società pubbliche purchè sia «presentato un piano di rilancio» e che la Giunta avrebbe già pronto. Operazione che tra l’altro sarebbe stata avviata nelle prossime settimane, almeno sulla carta, nonostante sia ancora aperto il bando – scade a fine novembre – per la privatizzazione della società di gestione. Le risorse. In questi giorni fra annunci e false partenze, la Regione pare abbia recuperato i soldi che ancora mancavano (5 milioni) per avere disposizione tutti i 10 necessari per la ricapitalizzare della società. Superato il problema della copertura finanziaria, il disegno di legge dovrà chiarire anche questo aspetto: l’operazione salvataggio scatterà nel giro di pochi giorni, oppure bisognerà aspettare l’esito del bando in corso per la vendita delle azioni? È più probabile la seconda ipotesi ma non ci sono ancora riscontri ufficiali. Si sa da tempo che la Regione ha come primo obiettivo la privatizzazione della Sogeaal, mentre i sindaci anche nelle ultime assemblee vorrebbero rimanesse pubblico. Con la presentazione del disegno di legge, questo dubbio dovrebbe essere chiarito.

Gli incentivi. Resta ancora da capire se nella bozza dell’assessorato ci sarà spazio anche per gli incentivi (intorno ai 10 milioni) alle compagnie aree low cost. Anche su questo interrogativo non c’è una risposta certa, ma è molto probabile che gli incentivi non ci saranno. Il motivo è semplice: la Regione ha detto più volte che senza l’autorizzazione dell’Unione Europea il piano degli incentivi non può scattare. Anche questo è uno dei motivi di frizione fra la Regione e sindaci, che invece chiedono l’avvio di una «procedura molto più snella in cui non è necessario ottenere il via libera da Bruxelles». È la procedura del buon investitore, ma in Giunta ha pochi sostenitori.

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