La Nuova Sardegna

L’Orto botanico compie 150 anni

L’Orto botanico compie 150 anni

Università e Comune alleati per rilanciare lo straordinario giardino scientifico nel cuore del capoluogo

16 novembre 2016
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CAGLIARI. L’Orto botanico di Cagliari compie 150 anni e l’Università che ne è proprietaria ha scelto di cambiare il suo destino: da straordinario scrigno naturalistico ben conosciuto nella comunità dei botanici italiani ma molto di meno dai non addetti ai lavori, a luogo di conoscenza e di incontro per chiunque, sardo o forestiero, voglia immergersi nella storia profonda della città. I 150 anni verranno celebrati con iniziative che promuoveranno la scoperta di questo gioiello dove tanti studiosi hanno lasciato il segno e che è cresciuto nell’amorosa cura di giardinieri passati anch’essi alla storia del luogo. Il primo atto celebrativo è stata l’inaugurazione dell’aula intitolata alla sassarese Eva Mameli Calvino, la madre dello scrittore Italo, che per tre anni, dal 1926 al 1929, fu la direttrice dell’Orto botanico e molto lavorò per far conoscere il luogo e arricchirlo di nuove specie. A questo proposito, sul filo tessuto nei decenni tra Orto e avvenimenti cittadini, la storica visita di questi giorni del presidente della Repubblica cinese, Xi Jinping, sarà ricordata per le specie di quell’areale piantate nel giardino .

Ieri mattina, nella saletta all’aperto allestita sotto un gazebo, il direttore dell’Orto, Gianluigi Bacchetta, ordinario di botanica alla facoltà di Scienze, la rettrice dell’ateneo, Maria Del Zompo, e il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, hanno spiegato come tutti faranno la loro parte affinché l’Orto botanico sia ciò che il pubblico chiede: un giardino scientifico sempre aperto alle visite, inserito in un contesto urbanistico importante per storia e archeologia e, quindi, palestra cultural-scientifica per gruppi di appassionati e studenti. Che ci sarà il gradimento del pubblico lo provano i numeri: nella due giorni di Monumenti Aperti (lo diceva il sindaco Zedda) l’Orto botanico è uno dei siti più visitati, i visitatori fanno volentieri la lunga fila all’ingresso pur di entrare nel giardino delle meraviglie. Del Zompo: «Abbiamo creato qui un Centro servizi che da qualche mese gestisce l'Orto botanico per unire ricerca, approfondimento e la possibilità di star bene insieme, il tutto offerto ai cagliaritani. L'abbiamo chiamato Hortus Botanicus Karalitanus, l'antico nome di questo spazio. Collaborerà con gli enti e le associazioni che lo circondano: l'Università e la città non devono distinguersi l'una dall'altra. Proseguiremo insieme su questa strada». Zedda: «Assieme alla rettrice abbiamo stabilito di dare un contributo per i prossimi cinque anni per garantire l’apertura e le iniziative dell’Orto botanico. Svilupperemo le connessioni con Tuvixeddu e Tuvumannu, l’Orto dei Cappuccini, i parchi dell’ospedale civile e l’ospedale militare per splendide passeggiate urbane». Nel convegno pomeridiano si è fatto il punto sui progetti futuri per l’Orto botanico, Bacchetta: «Ci sarà una riunione degli Orti botanici italiani, laboratori per le scuole, con Forestas si promuoverà la conoscenza delle specie autoctone, punteremo su una comunicazione più efficace, sarà possibile una visita guidata attraverso un palmare senza app e senza consumo di traffico e tanto altro ancora».

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