La Nuova Sardegna

delitti di orune e nule

Rito abbreviato per Pinna il gip deciderà il 19 dicembre

Rito abbreviato per Pinna il gip deciderà il 19 dicembre

NULE. Il 19 dicembre il giudice delle indagini preliminari del tribunale dei minorenni scioglierà la riserva sulla richiesta di rito abbreviato condizionato presentata dai difensori di Paolo Pinna,...

16 novembre 2016
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NULE. Il 19 dicembre il giudice delle indagini preliminari del tribunale dei minorenni scioglierà la riserva sulla richiesta di rito abbreviato condizionato presentata dai difensori di Paolo Pinna, 18 anni, di Nule, all’epoca dei fatti minorenne, arrestato il 17 maggio con la pesantissima accusa dell’omicidio di Gianluca Monni l’8 maggio 2015 a Orune e di Stefano Masala il 7 maggio 2015 a Nule. Nel corso dell’udienza, il giudice Stefania Palmas dovrà decidere sulla richiesta di rito abbreviato inoltrata nella precedente udienza dagli avvocati Agostinangelo Marras e Angelo Merlini, difensori del giovane di Nule.

Intanto, l’inchiesta sul delitto di Gianluca Monni e sulla misteriosa scomparsa di Stefano Masala va avanti. Nel tardo pomeriggio di ieri, i carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Nuoro, hanno ri-arrestato Francesco Pinna, 58 annni, un allevatore di Nule, zio di Paolo Pinna e di Alberto Cubeddu, 21 anni, di Ozieri, l’altro imputato per i due delitti. Francesco Pinna è accusato di aver minacciato un testimone fondamentale, Alessandro Taras. In una telefonata al fratello Matteo Taras, Francesco Pinna avrebbe detto: «Dì a tuo fratello di stare attento a quello che dice» in riferimento all’interrogatorio nell’incidente probatorio al quale Alessandro Taras avrebbe dovuto partecipare l’indomani.

Nei confronti di Francesco Pinna è stata emessa una nuova misura cautelare dal gip del tribunale di Nuoro, Mauro Pusceddu, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Andrea Vacca. Con le stesse accuse contenute nella precedente ordinanza del 21 ottobre. Francesco Pinna dovrà restare agli arresti domiciliari nella sua azienda di Oschiri, così come era stato disposto prima che il Tribunale del riesame, il 7 novembre, ne disponesse la remissione in libertà per un vizio procedurale ravvisato dal suo difensore, avvocato Agostinangelo Marras, che era così riuscito a ottenere l’annullamento dell’ordinanza. Ieri, il nuovo arresto.

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