La Nuova Sardegna

Ritrovato un feto di 3 mesi tra le lenzuola dell’ospedale

di Serena Lullia
Ritrovato un feto di 3 mesi tra le lenzuola dell’ospedale

La biancheria sporca arrivata alla lavanderia Clea dall’ospedale di Nuoro

18 novembre 2016
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OLBIA. Un feto di 12 settimane è stato trovato ieri mattina tra la biancheria sporca arrivata alla lavanderia industriale Clea dall'ospedale San Francesco di Nuoro. Uno degli addetti allo smistamento ha fatto la sconvolgente scoperta. La Procura di Tempio ha aperto una inchiesta per cercare di capire come, quando e perché quel feto grande meno di otto centimetri sia finito tra le lenzuola sporche. Secondo i primi accertamenti si tratterebbe di un errore umano. Dopo un aborto spontaneo avvenuto due giorni fa nel reparto di Ginecologia e Ostetricia del San Francesco, lo smaltimento del feto non sarebbe avvenuto in modo corretto. La Asl 3 ha aperto una indagine interna per accertare le responsabilità di un episodio che ha definito gravissimo e deprecabile. Le squadre della polizia di Olbia e Nuoro portano avanti le indagini.

La macabra scoperta. La Clea è la lavanderia industriale di proprietà della famiglia Iervolino. Da anni si occupa di lavare e igienizzare la biancheria di diversi ospedali sardi. Tra i sui storici clienti c’è anche la Asl 3 di Nuoro. Ieri mattina, verso le 9,30, nel capannone della zona industriale sono stati consegnati i sacchi di plastica con all’interno le lenzuola provenienti dal San Francesco. Dello smistamento della biancheria prima che passi al lavaggio se ne occupano degli addetti specializzati. Mentre uno di loro faceva questa operazione ha notato il feto e ha dato l’allarme.

Sul posto sono arrivati in pochi minuti gli agenti della polizia coordinati dal dirigente Fabio Scanu. Il magistrato Angelo Beccu ha disposto il sequestro del feto, che è conservato da ieri in una cella frigorifera all’interno del nuovo cimitero di Su Lizzu. In contemporanea è scattata l’ispezione degli agenti della squadra mobile di Nuoro nel reparto di Ginecologia e Ostetricia del San Francesco. Il personale del reparto è stato interrogato per ricostruire cosa possa essere successo nei giorni scorsi. I risultati delle indagini confluiranno nel fascicolo contro ignoti che è stato aperto dalla Procura tempiese. Ulteriori elementi verranno raccolti grazie all'indagine interna condotta dalla Asl di Nuoro. L’azienda sanitaria ha assicurato che farà luce sulla vicenda in tempi brevissimi e individuerà i responsabili.

Errore umano. Secondo i primi accertamenti due giorni fa una giovane donna, al terzo mese di gravidanza, avrebbe avuto un aborto spontaneo. Ma il feto, invece di essere smaltito secondo le procedure previste dalla legge, sarebbe finito nella biancheria sporca, trasportata poi a Olbia per essere lavata. La stessa Asl in una nota dice di «essere vicina ai familiari per l'ingiustificabile episodio che li ha visti coinvolti». Tra le ipotesi più attendibili formulate in queste ore c'è quella dell’errore umano. Forse una negligenza commessa dal personale sanitario che si sarebbe dovuto occupare dello smaltimento del feto. La polizia ha ascoltato per tutto il giorno medici e infermieri del reparto di Ginecologia e Ostetricia come persone informate sui fatti. Dalle dichiarazioni rese agli agenti sembra che nessuno si sia reso conto di quanto è successo.

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