La Nuova Sardegna

La Regione e la Finanziaria: «Tasse, nessun aumento nel 2017». Battaglia sugli accantonamenti

La Regione e la Finanziaria: «Tasse, nessun aumento nel 2017». Battaglia sugli accantonamenti

L’assessore Raffaele Paci annuncia le linee guida della manovra: la stima è di 7,5 miliardi di euro «No a rincari di tributi, niente ticket. Trattativa con lo Stato per evitare il prelievo di 680 milioni»

18 dicembre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Più entrate senza aumento delle tasse e battaglia sugli accantonamenti. L’assessore Raffaele Paci illustra la politica economica sarda del 2017. L’ammontare della manovra finanziaria è ancora da definire, ma la giunta la stima attorno ai 7,5 miliardi e mezzo. Nei giorni scorsi l’assessore al Bilancio ha presentato le linee guida della manovra a forze politiche di maggioranza, sindacati, organizzazioni imprenditoriali ed enti locali. «Decidiamo insieme le priorità e uniamo le forze per garantire i migliori investimenti possibili per la Sardegna – afferma il vicepresidente della Regione –. Siamo aperti al contributo di tutti, la prossima settimana faremo altri incontri in modo da arrivare all'approvazione in giunta con una Finanziaria condivisa e arricchita dall'apporto e dalle segnalazioni di chi come noi vuole intervenire nel modo più utile per la Sardegna».

Paci parla di 6,1 miliardi di entrate proprie e annuncia 50 milioni di euro in più a disposizione rispetto al 2016 e 300 rispetto al 2015. A questa cifra vanno aggiunti i finanziamenti europei e nazionali spendibili nel 2017, ancora da definire con precisione: presumibilmente l'ammontare complessivo sarà intorno ai 7,5 miliardi. «Nessun aumento delle tasse, ancora l'Irap più bassa d'Italia e l'azzeramento per i primi 5 anni, niente ticket sui farmaci: scelte non facili che la giunta ha fatto per non appesantire la pressione fiscale sui sardi ma che richiedono una sorta di compensazione che passa dalla trattativa con lo Stato».

L’esecutivo, dunque, non prevede aumenti dei tributi nè ticket sui farmaci, ma annuncia l’avvio di un negoziato con lo Stato per ridurre gli accantonamenti, cavallo di battaglia dell’assessore Paolo Maninchedda, leader del Partito dei sardi, che ha rilanciato la sfida allo Stato.

«Ci sono trattative con Roma su due fronti – dice Paci –: gli accantonamenti, che dobbiamo pagare ma che vanno ridotti, e il diritto per la Sardegna ad accedere al fondo nazionale per i farmaci innovativi. Si tratta del riconoscimento di pari diritti ai nostri cittadini. La Consulta ha più volte ribadito con le sue sentenze che anche le Regioni a statuto speciale devono pagare gli accantonamenti, ma la legge dice anche che se subentrano nuove spese bisogna rivedere gli importi: e le nuove spese noi le abbiamo, dobbiamo far fronte all'acquisto dei farmaci innovativi e agli extraLea, quindi la somma di 680 milioni va ridotta».

Nella Finanziaria 2017 vengono confermati tutti gli impegni di spesa dell'anno precedente, ma sono previste anche nuove spese per lsu e in utilizzo, per sistemare Zir e Consorzi di bonifica, cantieri verdi e precari delle Province e per garantire copertura al Reis, il reddito di inclusione sociale. «Siamo consapevoli – conclude Paci – che le priorità assolute per la Sardegna sono il lavoro e il sociale. Su questo i sardi ci chiedono risposte, e noi garantiamo il massimo impegno per raggiungere in tempo rapidi il miglior risultato possibile». (al.pi.)

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative