La Nuova Sardegna

Emergenza maltempo Dalla Regione 5 milioni

Emergenza maltempo Dalla Regione 5 milioni

La giunta incrementa i fondi destinati ai centri devastati da neve e vento Già arrivata la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità da 14 Comuni

25 gennaio 2017
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CAGLIARI. La Regione raddoppia e spegne le polemiche con i sindaci. Dalla giunta arrivano 5 milioni di euro per le zone colpite dal maltempo in questi giorni.

La ripartizione. Ai due milioni di euro destinati ai Comuni per i primi interventi e al milione di euro destinato ai privati, si aggiungono altri due dedicati alle imprese agricole. Uno sforzo ulteriore per dare fondi immediati ai centri e alle campagne messi in ginocchio dalla forte nevicata, dal vento e dalle piogge torrenziali. Un tesoretto a cui potrebbero aggiungersi altre risorse, se l’emendamento alla finanziaria presentato dal Pd in consiglio sarà accolto dall’aula.

La procedura. Dopo la dichiarazione dello stato di calamità naturale da parte dei Comuni e indicati i danni subiti alle aziende agricole «partiranno sul campo le verifiche della task force di tecnici regionali, messi a disposizione da Argea e Laore – spiegano dall’assessorato –. Sulla base dei riscontri l’assessorato dell’Agricoltura utilizzerà anche una parte dei fondi del Programma di sviluppo rurale dedicata al Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali».

Altre misure. Per venire incontro alle richieste di molti allevatori e agricoltori in piena emergenza dopo l’ondata di maltempo ha deciso di rinviare il bando “Misura 6.1”. L’apertura è stata sospesa, era prevista per il 31 gennaio.

Le richieste. In Regione sono arrivate le prime richieste di riconoscimento dello stato di calamità. A presentarle: Bitti, Ardara, Urzulei, Mamoiada, Lodine, Sorgono, Desulo, Pattada, Talana, Giave, Orune, Nuoro, Oliena, Nule. La richiesta di rinvio è arrivata anche dalla federazione regionale degli agronomi e dei dottori forestali. Nei prossimi giorni arriveranno anche quelle dei 17 comuni della città metropolitana di Cagliari.

I sindaci. Sembra smorzarsi, per ora, la polemica tra sindaci e Regione sulla gestione dell’emergenza e sull’allerta meteo. Resta la presa di posizione forte di molti primi cittadini dei centri della Barbagia che si sono sentiti abbandonati. E resta anche il disappunto del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, che ha parlato durante la riunione del consiglio della città metropolitana di una Protezione civile troppo burocratizzata e farraginosa. A Cagliari si contano i danni. Solo per il verde il conto è di 1,5 milioni di euro. Ma il totale sarà maggiore. Nei centri della Barbagia gli animali uccisi dal freddo e dagli stenti si contano a centinaia. Il calcolo finale dei danni si conoscerà solo tra alcune settimane. Alcuni dei centri colpiti non sono ancora riusciti a deliberare la richiesta di stato di calamità naturale.

Protezione. I sindaci chiedono una protezione civile più dinamica e presente sul territorio in caso di emergenze. Ma la Regione, senza entrare in polemica aperta, ricorda in un comunicato quanto ha investito in questi anni in prevenzione e nella dotazione che ha dato a ogni Comune per affrontare le emergenze. «L’attenzione della Regione verso le zone interne attraverso l’invio di mezzi utili per la tutela del territorio nei servizi ambientali e nel trasporto locale, prosegue con il ristoro dei danni su un percorso avviato già da inizio legislatura – riporta il comunicato della Regione –. Un anno fa, dopo le richieste di Comuni e da Unioni dei Comuni, venivano consegnati 266 automezzi. E con una spesa di oltre 10milioni di euro sono stati consegnati 51 mezzi antincendio. E anche 63 macchine per la manutenzione della viabilità. 75 fuoristrada pick-up, destinati ai servizi ambientali, 77 minibus 9 posti». (l.roj)

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