La Nuova Sardegna

L’isola scommette sul Giro «Investiremo sui Comuni»

di Alessandro Pirina
L’isola scommette sul Giro «Investiremo sui Comuni»

Dopo i primi 2,5 milioni la Regione pronta a sostenere eventi in tutte le città L’assessore Morandi annuncia altri fondi: «Progetti anche con le Pro loco»

27 gennaio 2017
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SASSARI. Il Giro ha scommesso sulla Sardegna, ma anche l’isola scommette sulla corsa rosa. E parecchio. Per avere la storica manifestazione la Regione ha sborsato due milioni e mezzo di euro. Un’operazione in termini di visibilità, con l’isola proiettata per tre giorni sugli schermi di tutto il mondo, ma anche un investimento per il futuro. In occasione del passaggio della carovana su due ruote l’isola si rifarà il look, con interventi sulla viabilità e sulla accoglienza che avranno inevitabili riflessi anche nel dopo Giro. In Sardegna è scattato il countdown. Alla partenza mancano meno di 100 giorni. Lo start sarà dato ad Alghero il 5 maggio, con destinazione Olbia. Dalla Gallura la carovana rosa si sposterà verso l’Ogliastra. Terza e ultima tappa sarda, il 7, da Tortolì a Cagliari. «È una manifestazione in cui crediamo tantissimo – afferma l’assessore al Turismo, Francesco Morandi –. Il Giro toccherà tutta l’isola, dalla costa all’interno. La nostra idea è quella di costruire un racconto che valorizzi la Sardegna attraverso alcune tematiche». Ad Alghero è stata assegnata la cultura, a Olbia il turismo attivo e il mare, a Tortolì la longevità e la gastronomia, a Cagliari l’arte e cultura. A ogni Comune la Regione ha destinato 20mila euro, ma l’intenzione è quella di incrementare il tesoretto. «I 20mila euro servono per organizzare gli eventi collaterali. Ma puntiamo ad aumentare questo finanziamento, soprattutto per Alghero, che è già sold out e dove per la partenza prevedo decine di migliaia di persone». In ballo, però, ci sono tanti altri progetti. Da quello di Rcs per incentivare l’uso della bici, soprattutto tra i più giovani, al coinvolgimento di amministrazioni e pro loco dei comuni attraversati dalla corsa. «A noi preme che il Giro lasci un segno al di là del passaggio veloce dei ciclisti. Arriveranno appassionati da tutta Europa, oltre a un turismo interno che avrà numeri senza precedenti».

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