La Nuova Sardegna

Sindacopoli, il caso patteggiamenti

Ma per alcuni la posizione si è chiarita con la conclusione delle indagini

03 marzo 2017
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ORISTANO. Mentre procede il lavoro di notifica, arrivano i primi distinguo sulla fine dell’inchiesta “La Squadra-Sindacopoli”. Va infatti precisandosi meglio la posizione di alcune persone, i cui nomi erano finiti nell’atto con cui la procura ha notificato la conclusione delle indagini. Questo non significa che automaticamente siano state indagate, che abbiano ricevuto la notifica dell’atto o che abbiano concluso il loro cammino processuale attraverso un patteggiamento.

I distinguo riguardano alcune persone indicate tra coloro che avrebbero patteggiato. Sono Sergio Serra, Roberto Zedda e Gian Paolo Porcu. La procura precisa che non hanno definito ancora la loro posizione. A trarre in inganno è stata una congiunzione male interpretata, contenuta nel provvedimento in cui il nome di questi indagati viene affiancato ad altre persone delle quali si dice che siano state «giudicate separatamente». Lo si evince dal fine indagine nella parte che riguarda l’ex consigliere regionale, Antonello Peru, dove viene citato anche Gian Paolo Gamberini. Sarebbero stati, secondo la procura gli allora consiglieri regionali Antonello Peru e Angelo Stochino ad adoperarsi per farlo nominare all’interno della commissione aggiudicatrice di un appalto. A pagina 5 del provvedimento si dice dell’ingegnere romano e di un’altra indagata che sono stati «giudicati separatamente». La procura però precisa che Gian Paolo Gamberini non ha patteggiato.

E ancora arriva l’indicazione che Stefano Nonne, Adriano Schirru e Sergio Garau, coinvolti nella prima tranche dell’inchiesta non sono stati destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Stessa sorte per Paolo Pilia che non è stato iscritto nel registro degli indagati e che non ha di conseguenza patteggiato. Infine Sergio Serra, a sua volta indicato tra le persone che avevano definito il procedimento con patteggiamento, precisa tramite il suo avvocato Maurizio Balloi che non c’è alcun accordo con la procura e che anzi «è sua intenzione contestare anche le residue accuse, rispetto all’origine della vicenda. Come già espresso con copiosa memoria è assolutamente innocente ed estraneo ad ogni fatto penalmente rilevante».

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