La Nuova Sardegna

esercitazioni/la polemica

Scanu (Pd) attacca il ministro: «Stop ai giochi di guerra»

Scanu (Pd) attacca il ministro: «Stop ai giochi di guerra»

SASSARI. Il deputato contro i giochi di guerra. Non nasconde il suo sconcerto il parlamentare del Pd Gian Piero Scanu, presidente della commissione di inchiesta sull’uranio impoverito. Da sempre l’esp...

13 maggio 2017
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SASSARI. Il deputato contro i giochi di guerra. Non nasconde il suo sconcerto il parlamentare del Pd Gian Piero Scanu, presidente della commissione di inchiesta sull’uranio impoverito. Da sempre l’esponente Dem ha portato avanti la sua battaglia per una svolta sulle servitù militari nell’isola. E la commissione ha già elaborato una proposta di legge che tutela la salute dei militari e delle popolazioni in cui ci sono basi. Ora il parlamentare si scaglia contro le esercitazioni militari che dall’8 maggio si sono svolte nel golfo di Cagliari. Scanu lancia il suo atto di accusa. «Questo lo considero un atto di arroganza istituzionale e disprezzo politico nei confronti dei sardi e delle istituzioni della Regione. Si sono per l'ennesima volta ignorati la cortesia istituzionale e il rispetto per il comitato paritetico – spiega Scanu –. Ma vengono ignorati anche la giunta regionale e il suo presidente che aveva in ripetute circostanze chiesto che si portasse avanti un negoziato per la riduzione delle servitù militari. Alla resa dei fatti il ministero come risposta sceglie la violazione delle promesse e degli impegni assunti con una insopportabile sfrontatezza. Per anni hanno finto di negoziare con la Regione e le commissioni di inchiesta. Hanno finto di voler ridurre le aree dei poligoni, di innalzare il controllo e di dismettere ambiti. È chiaro che al contrario ora aspettano che finisca la legislatura alla Camera perché spiri questa commissione senza che venga varata la nuova legge». Poi un attacco frontale al ministro Roberta Pinotti. «Non posso dimenticare che sono in corso di svolgimento due attività giudiziarie: un processo a Lanusei per presunte inadempienze nel poligono di Quirra,e una inchiesta a Cagliari per presunte responsabilità a Capo Teulada. Esiste una penisola che gli stessi militari chiamano interdetta. È la certificazione di un disastro ambientale. Il ministero della difesa disattende ogni tipo di richiamo a un comportamento serio e costruttivo. Credo che questo atteggiamento debba cessare. Mi auguro che la giunta regionale e il consiglio sentano il bisogno di far sentire la loro voce». (l.roj)

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