La Nuova Sardegna

I produttori in passerella  Successo di Cantine aperte 

di Claudio Zoccheddu
I produttori in passerella  Successo di Cantine aperte 

Da nord a sud, 13 aziende hanno partecipato nel weekend all’appuntamento  Viaggio nelle Tenute Delogu alle porte di Alghero tra Cannonau e vini pregiati

29 maggio 2017
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SASSARI. Nel fine settimana del vino le cantine hanno fatto 13, per il numero delle aziende che hanno partecipato a Cantine aperte ma anche per il successo di una manifestazione che avvicina i turisti alle produzioni vinicole dell’isola, sempre più numerose e sempre più ricercate dagli appassionati. La Sardegna, infatti, è uno scrigno di vini di qualità a cui manca forse solo una strategia comune per permettere all’intero comparto di fare un salto di qualità anche nell’aspetto economico.
Le cantine. Da Serdiana ad Alghero passando per Olbia, Ussaramanna, Bosa, Arzachena, Gergei, Dorgali e Sanluri. L’isola del vino ha offerto tredici possibilità ai turisti del vino che hanno preferito le cantine alle spiagge. Nel menù di cantine aperte c’erano pietanze per tutti i gusti, dalle aziende affermate a quelle in crescita. Per sapere quanto abbia pesato l’evento sardo in termini di presenze sarà necessario attendere qualche giorno. Invece il Movimento turismo del vino, che organizza l’evento, ha già diffuso in numeri su scala nazionale: le 800 cantine aperte in tutta Italia hanno ospitato più di un milione di turisti.
Tenute Delogu. Non c’erano solo i big. Nella rose di possibilità offerte dal lato sardo della manifestazione c’erano anche piccole realtà produttive, come le Tenute Delogu di Piero Delogu, nato a Ittiri ma con la residenza nella carta d’identità del vino fissata al chilometro 22 della strada 291, tra Sassari e Fertilia. Anche se, tutto è iniziato all’ombra del nuraghe Palmavera, affacciato sulla baia di Alghero: «Ho acquistato qualche ettaro di vigna in un luogo magico, abitato sin dalla notte dei tempi – racconta Piero Delogu –. Gli antichi lo avevano scelto perché era speciale e gli esperti mi hanno spiegato che il suo microclima e l’escursione termica sono perfette per fare cresce le viti». L’occasione ideale per continuare una tradizione di famiglia che intanto è diventata una sfida che Piero affronta con la forza della passione. Ieri era nelle sue tenute a fare gli onori di casa e, come ogni giorno, a progettare il futuro nei momenti di stanca: «È venuta tanta gente ma non troppa, per la verità. Il clima balneare ha dirottato molti verso le spiagge ma questo non mi dispiace, chi è venuto l’ha fatto perché lo voleva veramente».
Produzioni e commercio. L’idea di Piero Delogu è chiarissima: «La qualità è la caratteristica da cui non si può prescindere e noi la inseguiamo in tutti i modi, anche con un disciplinare di invecchiamento autoimposto». I nomi dei vini che i turisti degustano, e comprano, seguono un filo conduttore dettato dalla natura: «Abbiamo l’uomo con Ego, la terra con Geo, il tempo con Die ma anche Ide, che in sardo significa vite – aggiunge Delogu–. Alla fine sono solo tre lettere che però rappresentano il nostro legame con la natura». Un legame che ha permesso ai vini Delogu di fare incetta di premi al Vinitaly ma anche al Grenache du monde che ha fruttato una medaglia d’oro appesa al collo di Ego. Nonostante le tenute Delogu siano una cantina attiva dal 2004 e in commercio dal 2010, Piero vuole crescere superando i confini geografici dell’isola: «I mercati del Nord Europa sono fondamentali. Abbiamo una strada aperta Danimarca, Finlandia e Olanda e siamo convinti di poter dire la nostra continuando a investire sulla qualità. Certo, sarebbe tutto più facile se il mondo del vino sardo fosse un po’ più aperto alla collaborazione. Noi, comunque, andiamo avanti anche da soli».
Bianco di Babbudoiu. È il film di Pino e gli anticorpi girato, in parte, proprio nelle tenute Delogu. Una pellicola che racconta, con l’occhio dei comici sassaresi, proprio la gestione delle azione vinicole. Il film si è trasformato in uno spot pubblicitario per la Tenute Delogu, un’occasione in più per una piccola azienda che ha tanta voglia di crescere e che ieri ha chiuso la rassegna delle Cantina aperte con una promessa: «Ci saremo anche l’anno prossimo – conclude Piero Delogu – e speriamo che alla lista si aggiungano anche tutti i nostri colleghi».
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