La Nuova Sardegna

Nudda: i baywatchers sono fondamentali 

Nudda: i baywatchers sono fondamentali 

Il direttore della Protezione civile: «Difficoltà causate dalle nuove regole, a breve il chiarimento»

04 giugno 2017
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SASSARI. «Speriamo che i volontari del soccorso in mare siano al loro posto anche quest’anno. Sono tutte persone molto professionali che svolgono un lavoro utilissimo che garantisce la sicurezza nelle nostre spiagge». Graziano Nudda, direttore generale della Protezione civile della Sardegna, prova a stemperare gli animi offrendo il suo punto di vista sulla professionalità delle associazioni dei volontari e aprendo alla possibilità che i dubbi vengano soddisfatti in tempi rapidi, anche perché l’estate è alle porte e nessuno vuole che le spiagge dell’isola restino completamente sguarnite.
Secondo Graziano Nudda, il cambio del regime dei finanziamenti avrebbe causato una confusione che, tuttavia, potrebbe essere superata senza che tutte le spiagge libere della Sardegna siano costrette a pagare il prezzo più caro: «Dall’anno scorso la Regione ha iniziato a trasferire i fondi per il salvamento direttamente ai comuni che però li possono trasferire solo ad alcuni tipi di società. Questo potrebbe aver causato qualche difficoltà ai tecnici che avevano due possibilità: bandire una gara per le società oppure affidare il servizio alle associazioni di volontari. Forse questo cambio ha colto di sorpresa i responsabili dei servizi ma si tratta di un trasferimento più diretto, con meno passaggi».
La risposta a chi crede che dietro l’impossibilità di rimborsare i comuni ci sia un’interpretazione errata della Protezione civile, Nudda risponde con poche parole: «Siamo la Protezione civile, non interpretiamo nulla. Noi operiamo». Graziano Nudda, poi, ha commentato la convocazione a Cagliari dei tecnici comunali: «Aspettiamo i rendiconti corretti per la stagione 2016 perché è chiaro che siano stati dei problemi di comunicazione, forse anche per colpa nostra, ma sono sicuro che supereremo le difficoltà senza troppi problemi».
Anche la questione della sistemazione dei mezzi di soccorso, che secondo i volontari del soccorso non potrebbero restare in spiaggia perché non autorizzati, viene affrontata dal direttore della Protezione civile con chiarezza: «Noi non possiamo certo autorizzare i mezzi di soccorso a stare in spiaggia. Saranno i comuni a occuparsene quando affideranno le postazioni ai bagnini e decideranno gli spazi che potranno occupare con i mezzi di soccorso». (c.z.)
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