La Nuova Sardegna

Fondi ai gruppi, il pm: processate Milia, Sanciu, Lombardo, Rassu e Contu

Mauro Lissia
I consiglieri regionali dei quali è stato chiesto il rinvio a giudizio per peculato
I consiglieri regionali dei quali è stato chiesto il rinvio a giudizio per peculato

Chiesto il rinvio a giudizio per 5 ex consiglieri regionali di Forza Italia. Sono accusati di peculato: l’udienza preliminare fissata per il 25 settembre

09 giugno 2017
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CAGLIARI. L’inchiesta giudiziaria sui fondi ai gruppi politici regionali continua a portare guai agli onorevoli ed ex onorevoli sardi: chiusa la tranche che riguarda Forza Italia, riferita alla tredicesima legislatura, il pm Marco Cocco ha tirato le somme e ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque esponenti eccellenti del partito di Berlusconi con l’accusa di peculato legata all’uso illegale di risorse pubbliche, che il 25 settembre dovranno presentarsi all’udienza preliminare davanti al giudice Maria Giovanna Muscas.

I nomi sono conosciutissimi: in cima alla lista c’è Mariano Contu (65 anni) di Selargius, ex assessore regionale all’agricoltura appena rientrato nella massima assemblea elettiva sarda proprio in sostituzione di uno dei consiglieri condannati dal tribunale a conclusione del processo principale, quello partito con 19 imputati.

Rischia il giudizio anche Claudia Lombardo (45 anni) di Cagliari, ex presidente del consiglio regionale. Con loro dovrà andare all’udienza preliminare l’ex assessore regionale ai Beni culturali Sergio Milia (57 anni) di Sassari, l’ex assessore regionale all’urbanistica Nicolò Rassu (68 anni) di Torralba e l’ex presidente dell’Autorità portuale di Olbia Fedele Sanciu (57 anni) di Buddusò.

Contu e Sanciu devono rispondere del reato continuato, gli altri dello stesso reato ma senza l’aggravante. 

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