La Nuova Sardegna

ALGHERO. Una tensione così non deve averla provata mai, neppure nelle sfide più importanti che hanno caratterizzato la sua lunga carriera di calciatore. Antonello Cuccureddu ieri mattina, 10 giugno, ci ha messo un po’ per capire che cosa stesse succedendo.

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Quando i carabinieri del Noe guidati dal maggiore Giorgio Sanna sono arrivati a casa sua e gli hanno messo davanti agli occhi il foglio con la misura cautelare, ha fatto un lungo respiro. Jolly difensivo e di centrocampo, simbolo di una famiglia umile dove i sogni - anche quelli impossibili - talvolta si realizzano e diventano realtà, Cuccureddu non è uomo abituato a chiedere sconti.

"Sono sereno e non vedo l’ora di essere sentito per chiarire completamente la mia posizione", ha detto commentando la vicenda e confessando il suo stupore per essere finito dentro questa storia. (g.b.)

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