La Nuova Sardegna

Sanità, la riforma avanza I sindacati vanno in piazza 

Sanità, la riforma avanza I sindacati vanno in piazza 

La commissione dà il via libera alle linee guida per la riduzione dei costi  Cgil, Cisl e Uil annunciano lo sciopero per il 6 luglio: progetto pericoloso 

14 giugno 2017
4 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Il centrosinistra è uscito indenne o quasi dalle elezioni amministrative di domenica e poi a due giorni dal voto sembra reggere bene persino sulla sanità seppure le turbolenze non sono finite. Nello slancio, ha annunciato anche altro: «Se, a Roma, la giunta non dovesse riuscire a risolvere i conflitti che abbiamo col governo, saremmo i primi a denunciarlo». Con una crisi ancora fresca dopo le dimissioni, a maggio, dell’assessore Paolo Maninchedda del Partito dei sardi e i rimbalzi giornalieri da un vertice all’altro, la maggioranza ha deciso di viaggiare sul doppio binario: sanità da una parte, rapporti istituzionali dall’altra. Ma presto i binari diventeranno tre: è in arrivo la legge urbanistica ed è un altro di quegli obiettivi sensibili dove «le diverse anime della coalizione» potrebbero scontrarsi e rendere più complicato il viaggio fino al 2019. Ma per ora «andiamo avanti spediti e compatti», ha fatto sapere il capogruppo del Pd Pietro Cocco, anche se in commissione sanità uno dei suoi compagni di partito, Lorenzo Cozzolino s’è astenuto insieme ad Augusto Cherchi del Partito dei sardi. È stato solo un incidente di percorso? Lo si capirà fra qualche giorno, ma il presidente Francesco Pigliaru è stato sicuro nel dire: «Nei momenti che contano, la maggioranza c’è sempre»

Il patto. È in due punti. Il primo: la riorganizzazione della rete ospedaliera sarà approvata in commissione entro luglio. Il secondo: «Se sarà necessario, con il governo cominceremo ad alzare la voce». Oggi, a Roma, il presidente Pigliaru ha un doppio appuntamento. Incontrerà il ministro per gli affari regionali, Enrico Costa, per capire come mai «tutte le Finanziarie regionali finora sono state impugnate dal governo, perché ormai siamo al limite della persecuzione», ha sottolineato ancora Pigliaru. Poi sarà la volta del ministro dell’interno, Marco Minniti, per discutere sulle quote di migranti per la Sardegna e sul Centro d’accoglienza ad Iglesias. Sono due argomenti spinosi e dal risultato incerto.

Sanità. A maggioranza la commissione sanità ieri ha licenziato le linee guida che i direttori generali dovranno seguire da luglio in poi per ridurre i costi – oggi alti – nell’Asl unica, in quelle universitarie di Cagliari e Sassari e al Brotzu. «È un passaggio importante che conferma la nostra compattezza», ha detto Pigliaru. Anche se poi il centrosinistra ha dovuto fare a meno dei voti di Cozzolino e Cherchi, che ancora non si fidano e aspettano di capire come saranno riassegnati i posti letto negli ospedali. Per la verità anche chi ha votato a favore qualcosa l’ha detto e qualche correzione la giunta dovrà farla. «All’assessore alla sanità – ha detto il presidente di commissione Raimondo Perra del Psi – abbiamo consegnato alcune raccomandazioni, perché, come è stato deciso nei vertici, il Consiglio non può essere tagliato fuori da qualunque passaggio della riforma sanitaria. Comunque sono ottimista». Chi invece ha tirato su le barricate è stato il centrodestra. Non ha partecipato al confronto in commissione sulle linee guida. «Hanno blindato tutto – ha detto Edoardo Tocco di Forza Italia – perché non vogliono che saltino fuori le divisioni, sono tante, fra di loro. Con arroganza, non ci hanno permesso di presentare neanche gli emendamenti e siamo andati via». I Riformatori hanno rincarato la dose: «Il centrosinistra pensa solo alla burocrazia, poi chissà quando si occuperà dei problemi». Un altro siluro è arrivato da Cgil, Cisl e Uil. Per il 6 luglio, hanno proclamato lo sciopero generale della sanità, contro «una riforma sbagliata e pericolosa».

Urbanistica. Nei giorni in cui a Cagliari è previsto il G7 dei trasporti, dal 21 al 22 giugno ci sarà un summit fra i ministri di mezzo mondo, il Consiglio regionale si occuperà di urbanistica. Mercoledì prossimo in aula entrerà la leggina di “manutenzione”, è quella che mette assieme o cancella troppe norme ora sparse dappertutto. Però sarà solo l’anteprima della legge urbanistica vera e propria, quella in cui – tra l’altro – è previsto che gli alberghi all’interno dei 300 metri dal mare possano «costruire e ristrutturare per aumentare l’offerta turistica». È un tema caldo su cui i partiti del centrosinistra, escluso alcuni, finora non si sono pronunciati. L’hanno fatto da tempo diverse associazioni ambientalisti e sono tutte contro la possibile deroga ai vincoli previsti dal Piano paesaggistico. Però anche sull’urbanistica Pigliaru s’è detto fiducioso: «La maggioranza c’è e ci sarà». A parte un assessore ancora da sostituire, Maninchedda, e un altro, quello ai trasporti, che sta per andare via: è Massimo Deiana, nominato presidente dell’Autorità portuale regionale. Ma sui successori il segreto continua a essere impenetrabile.

In Primo Piano
Amministrative

L’annuncio di Massimo Zedda: «Anche Azione mi sosterrà con una lista». I 5 Stelle: «Subito un chiarimento»

di Umberto Aime

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative