La Nuova Sardegna

La carica dei tirocinanti in Sardegna: seimila sognano il posto fisso

La carica dei tirocinanti in Sardegna: seimila sognano il posto fisso

Progetto dell’assessorato regionale per avvicinare a un impiego i giovani disoccupati. L’ispettorato del lavoro controllerà che il periodo di apprendistato non si trasformi in sfruttamento

17 giugno 2017
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CAGLIARI. Seimila tirocinanti, presi in carico dalle aziende, per realizzare un sogno dopo sei mesi: essere assunti. È questo il percorso pensato e organizzato dall’assessorato al lavoro e dall’Agenzia del lavoro, l’Aspal, per avvicinare i giovani (dai 18 ai 29 anni) ma anche chi ha più di 30 anni al mondo delle imprese. Imprese che, a loro volta, dovranno convincersi di avere a disposizione un’occasione in più, questa: permettere al tirocinante di dimostrare sul campo, in diretta, che ha conoscenze e capacità tali da meritarsi l’assunzione.

Per sostenere in tempi stretti questo incontro virtuoso fra domanda e offerta, la Regione ha stanziato 15 milioni subito e altri 5 arriveranno. Il primo luglio, giorno in cui saranno pubblicati i bandi, a presentare le domande dovranno essere sia i disoccupati, seimila posti disponibili, che le imprese e potranno essere 3.500 quelle coinvolte. Poi rispetto al passato questa volta i tirocini saranno ancora più diffusi sul territorio, grazie all’intervento dei Centri per l’impiego, e soprattutto più controllati dall’Ispettorato del lavoro, per evitare – come hanno denunciato i sindacati in diverse occasioni – che si trasformino invece in uno sfruttamento mascherato.

«Se utilizzati correttamente da tutte le parti in causa – ha detto l’assessora Virginia Mura – i tirocini sono uno strumento formidabile per far incontrare chi cerca un lavoro e chi cerca un possibile dipendente». In passato, storture a parte, il percorso ha funzionato – ha sottolineato Massimo Temussi, direttore dell’Aspal – e nel 25 per cento dei casi, è accaduto per esempio anche con valori più alti col progetto Garanzia giovani, il passaggio successivo è stato proprio quello del contratto di lavoro spesso anche a tempo indeterminato».

A ogni tirocinante sarà riconosciuta, tra l’altro, un’indennità mensile di 450 euro: 300 a carico della Regione e 150 dell’azienda. Sono stati previsti inoltre anche il numero di tirocinanti per azienda: sarà uno in quelle con cinque dipendenti, oppure due ogni venti e fino a un massimo del 10 per cento nelle aziende con più di 21 lavoratori. «Andiamo avanti – ha detto l’assessora Mura – con le politiche attive per il lavoro, cioè far sì che il mondo delle imprese e quello de disoccupati si possano incontrare, conoscersi e capire che sempre più spesso hanno bisogno uno dell’altro».
 

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