La Nuova Sardegna

Il partito dei sardi ha la sua costituzione 

Il partito dei sardi ha la sua costituzione 

Presentata all’assemblea nazionale ad Arborea. Maninchedda: ora andiamo verso l’indipendenza

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ARBOREA. In viaggio verso l’indipendenza. L’assemblea nazionale del Partito dei sardi ha tracciato la rotta che il Pds seguirà nei prossimi mesi. Oltre 400 persone per un incontro che è servito a misurare anche lo stato di salute del movimento guidato da Paolo Maninchedda e Franciscu Sedda.

L’ultima scommessa è la presentazione della costituzione sarda. «Siamo il primo partito che l’ha fatto – dice con una punta di orgoglio Maninchedda –. Un testo che abbiamo messo a punto con Sedda e su cui crediamo. A breve sarà pubblicato e diventerà una sorta di piattaforma per un dibattito. Servirà per migliorarla. A settembre ci sarà il congresso in cui sarà votata. Per ora la traduciamo in diverse lingue. È un documento che ha un profondo valore politico e storico. Nella costituzione sarda è previsto un parlamento, un consiglio, i diritti e i doveri. L’adozione di una costituzione è un fatto storico».

All’assemblea hanno partecipato anche i consiglieri regionali del Pds Gianfranco Congiu, Roberto Desini, Augusto Cherchi, Piermario Manca. L’incontro è servito anche per mettere a punto la linea politica. Nessuna rottura del patto con la giunta e con gli elettori. Ma il Pds mantiene una posizione critica su alcuni aspetti. «Resta il conflitto con lo Stato italiano – dice Maninchedda – che si svolge solo in forme legali. Manteniamo il patto stretto con i sardi, ma portiamo avanti il conflitto con Stato e poniamo lo tema di chi decide. La questione sarda non è questione economica, una ma questione di poteri. Noi apriremo ad altre forze politiche su questo tema per costruire una alleanza. Noi siamo per la graudale conquista dell’indipendenza con metodi gandiani e metodi della legalità».

Il contrasto con la giunta è su due temi caldi: la sanità e l’agricoltura. Distanza rimarcata da tutti i consiglieri del Pds.

La riforma della sanità viene contestata sia per la scelta di creare una Asl unica, sia per la riforma della rete ospedaliera. Ma anche sulla questione campagne il Pds protesta. In particolare sui 14 milioni di euro che servivano per dare conforto agli allevatori. Soldi ancora bloccati.

Sedda ha invece elogiato il governatore Francesco Pigliaru per l’asse creato con Corsica e Baleari sul tema dell’insularità. Una strategia che per primo il partito dei sardi ha portato avanti. Sedda ricorda di essere stato il primo ad avere invitato in Sardegna il presidente corso Gilles Simeoni e ad aprire un dialogo che ha poi portato a un rapporto istituzionale consolidato tra le due isole, allargato poi alle Baleari. Il risultato è il documento presentato al G7.

Il Partito dei sardi ora punta a creare una costituzione che serva da collante e da piattaforma per la rivendicazione di uno stato sardo.

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