Matteo Boe è libero dopo 25 anni
di Claudio Scarinzi
L’ex bandito sardo scarcerato da Opera. Rapì il piccolo Farouk Kassam e gli tagliò un orecchio
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MILANO. Matteo Boe è un uomo libero. L’ex bandito sardo, 59 anni, ne ha scontati 25 per i sequestri di Sara Nicoli, figlia di un industriale, dell'imprenditore romano Giulio De Angelis e del piccolo Farouk Kassam , rapito a Porto Cervo, al quale tagliò il lobo di un orecchio. Ieri è uscito dal carcere di Opera. Non si è mai pentito per i reati che ha compiuto e anche per questo la sua liberazione ha creato polemiche. Una donna è venuta a prenderlo con una 500 Lounge grigio scuro, autorizzata a entrare nel parcheggio riservato davanti al penitenziario. Poi, la macchina si è allontanata a tutta velocità bypassando giornalisti e fotografi. Boe aveva una lunga barba grigia-bianca e capelli dello stesso colore, indossava un basco scuro e una maglia bianca; la testa piegata per non farsi riprendere. L'ex bandito di Lula, provincia di Nuoro, venne arrestato il 13 ottobre 1992 a Porto Vecchio, in Corsica, dove stava trascorrendo - da latitante - qualche giorno insieme alla compagna Laura Manfredi e ai figli. Trasferito nel carcere di Marsiglia, venne poi estradato e condannato nel 1996 per il sequestro di Farouk. E' considerato il bandito sardo più famoso, dopo Graziano Mesina, soprattutto dopo la fuga dal carcere dell'Asinara a bordo di un gommone aiutato dalla moglie. Era il 1986 e stava scontando una condanna a 16 anni per il sequestro di Sara Nicoli. Durante la latitanza prese parte anche al sequestro De Angelis, rapito in Costa Smeralda nel 1988. Ma, in particolare, fu uno dei principali artefici del rapimento di Farouk Kassam, il 15 gennaio del 1992 a Porto Cervo. Al bambino di 7 anni, figlio del titolare di uno degli alberghi più rinomati della Costa Smeralda, era stato mozzato un orecchio prima della liberazione, avvenuta l'11 luglio - grazie all'intermediazione di Graziano Mesina - dopo sei mesi di prigionia, in seguito al pagamento di un riscatto, in circostanze mai chiarite. «Matteo Boe? E’ sicuramente cambiato, 25 anni in cella rendono saggi. Esci che sei una persona diversa, altrimenti impazzisci», risponde un detenuto di Opera che esce in permesso premio, anche lui alla fine di una lunga condanna.