La Nuova Sardegna

accusa di disastro ambientale 

Inchiesta Fluorsid, in vista nuovi indagati  

Inchiesta Fluorsid, in vista nuovi indagati  

Riserbo dalla Procura, ma dopo l’acquisizione di alcuni atti si annuncia una “fase 2”

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CAGLIARI. L’inchiesta per disastro ambientale sulla Fluorsid si allarga, circolano i nomi di nuovi indagati da aggiungere ai sette già colpiti dai provvedimenti cautelari e agli altri due coinvolti nell’indagine del Nucleo investigativo del Corpo Forestale. Il pm Marco Cocco è impegnato da alcuni giorni nell’esame degli ultimi documenti acquisiti dagli uomini del commissario Fabrizio Madeddu negli uffici dell’azienda di Macchiareddu, in quelli delle discariche sequestrate, all’Asl e all’Arpas. I faccia a faccia tra il magistrato e gli investigatori si susseguono, perché l’inchiesta giudiziaria compia un nuovo passo è solo una questione di giorni, forse di ore. Il riserbo è assoluto, filtrano soltanto deboli indizi che conducono ancora una volta all’organigramma della Fluorsid: i prossimi iscritti al registro degli indagati apparterrebbero tutti all’azienda di Tommaso Giulini, già decapitata coi primi sette arresti che hanno condotto alla sostituzione dell’intero management. Attraverso documenti e testimonianze la Procura avrebbe ricostruito la filiera delle responsabilità, altri nomi e cognomi di dirigenti e operatori che avrebbero partecipato all’attività di inquinamento dell’area industriale cagliaritana o che avrebbero chiuso un occhio davanti a evidenze imbarazzanti. Al momento non risulta che la Procura abbia assunto decisioni che riguardino l’Arpas, l’agenzia regionale per l’ambiente. Di certo quando le indagini escono dal confine degli anni 2015-2016, oggetto dei provvedimenti cautelari, il pensiero corre alle diverse e articolate configurazioni della struttura di comando della Fluorsid, cambiata nel corso degli anni, da cui Giulini ha via via preso le distanze mantenendo la proprietà piena della società milanese Fluorsid Group ma solo la posizione di consigliere nella controllata Fluorsid spa, sulla quale ricadono le presunte responsabilità penali contestate dal pm Cocco.

L’orientamento della Procura è di valutare le condotte dei vertici aziendali anche negli anni precedenti l’indagine, ricostruendo ogni passaggio attraverso testimonianze e atti. Mentre i consulenti della Procura sono al lavoro sugli esami dei veleni diffusi a Macchiareddu. (m.l)

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