La Nuova Sardegna

No di Galletti al deposito Niente scorie nucleari

di Antonio Meloni
No di Galletti al deposito Niente scorie nucleari

Il ministro a Sassari per l’adesione di Aglientu e Trinità al Santuario dei cetacei «Per ora la siccità è sotto controllo, se va avanti scatterà il piano di emergenza»

26 agosto 2017
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SASSARI. «Sulla possibilità di realizzare un deposito di scorie nucleari in Sardegna non c’è nulla di vero». A dichiaralo è stato ieri il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti intervenendo a Sassari per l’adesione degli ultimi due comuni costieri al protocollo Pelagos. Il ministro ha anche voluto rassicurare i sardi sulla preoccupante siccità rimarcando il fatto che l’agenzia nazionale di monitoraggio ha rilevato per l’isola un rischio di medio livello: «In mancanza di pioggia – ha concluso Gian Luca Galletti – scatterà certamente il piano di emergenza, ma allo stato delle cose la situazione è assolutamente sotto controllo». L’auspicio, dunque, è che la stagione delle piogge arrivi puntuale e sia abbondante per scongiurare eventuali ulteriori rischi.

Santuario dei cetacei. L’adesione a “Pelagos” di Aglientu e Trinità d’Agultu, completa, dunque, il quadro dei comuni che hanno aderito al programma di tutela del cosiddetto santuario dei cetacei, un accordo sottoscritto a suo tempo tra l’Italia, il Principato di Monaco e la Francia, che prevede la salvaguardia di un’ampia zona marina individuata fra Liguria, Toscana, Corsica e Sardegna. Più di 87 mila chilometri quadrati caratterizzati dalla presenza di grandi cetacei e in generale di un habitat di notevole interesse scientifico. «Con l’ingresso degli ultimi due Comuni – ha spiegato l’assessore regionale Donatella Spano – si chiude il cerchio del programma che colloca la Sardegna al primo posto per completezza nella rete dei centri aderenti al progetto. Dopo la battaglia contro la ricerca di idrocarburi nel Mar di Sardegna possiamo continuare a rafforzare l'idea di tutela e fruizione sostenibile delle aree protette lavorando congiuntamente con il Ministero per l'ipotesi di costituzione di un Sito di importanza comunitaria a mare per garantire la tutela della biodiversità». L’assessore all’Ambiente ha anche tenuto a precisare che la lotta agli incendi, quest’anno, si chiuderà con un bilancio tutto sommato positivo che vede la riduzione, rispetto all’anno scorso, delle superfici attaccate dal fuoco.

I sindaci. Grande soddisfazione è stata espressa da parte dei sindaci di Aglientu, Antonio Tirotto, e di Trinità d’Agultu-Vignola, Giampiero Carta, che portano a tredici il numero dei centri dentro l’accordo internazionale di salvaguardia dell’ambiente marino. Nella rete, infatti, ci sono già Arzachena, Badesi, Castelsardo, La Maddalena, Palau, Porto Torres, Santa Teresa, Sassari, Sorso, Stintino e Valledoria, impegnati in azioni concertate e armonizzate tra i Paesi firmatari per la protezione dei cetacei. Il Santuario Pelagos è stato istituito 15 anni fa per proteggere i mammiferi marini dalle minacce generate dalle attività umane. La sua rilevanza naturalistica è rafforzata dalla presenza nel territorio pertinente alla Sardegna dai due parchi nazionali dell'Asinara e La Maddalena, dell'Amp Isola dell'Asinara, di nove Sic, di quattro Zps, Zone di protezione speciale, e del Monumento naturale Orso di Palau.

Grande opportunità. Ora si tratta, per dirla con le parole del ministro Galletti, di trasformare i vincoli in opportunità di sviluppo tenuto conto del fatto che un’area così vasta, caratterizzata da un habitat ricco e scientificamente rilevante, può essere anche un richiamo turistico legato alla particolarità di flora e fauna. Il sindaco Nicola Sanna, che ha fatto gli onori di casa, non ha alcun dubbio: «Tra le regioni che ricadono nell’area di competenza del santuario – ha concluso il primo cittadino di Sassari – siamo la prima in cui i comuni interessati aderiscono per intero perché siamo convinti della necessità di salvaguardare un patrimonio ambientale e naturalistico di grande valore scientifico».

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