sfregio nella spiaggia di Olbia
Continua l’estate dei vandali rocce deturpate a Porto Istana
di Dario Budroni
OLBIA. Gli ultimi sfregi sono quattro scarabocchi neri. Arrivano da una bomboletta spray di un aspirante writer col piglio del vandalo. Due parole ripetute altrettante volte: «Taglio» e «Cut». Tutto...
07 settembre 2017
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OLBIA. Gli ultimi sfregi sono quattro scarabocchi neri. Arrivano da una bomboletta spray di un aspirante writer col piglio del vandalo. Due parole ripetute altrettante volte: «Taglio» e «Cut». Tutto sulla roccia rossastra di una delle spiagge più belle della Gallura: Porto Istana, una perla dell’Area marina protetta di Tavolara presa d’assalto da migliaia di persone per via della sabbia bianca e del mare da cartolina. A denunciare l’accaduto è stata proprio l’Amp e a breve cominceranno le operazioni di pulizia. Si tratta soltanto dell’ultimo episodio di una lunghissima telenovela in cui recitano vandali e cafoni. Chi ha scoperto le scritte è rimasto a bocca aperta. L’Area marina si occuperà del caso e pulirà lo scoglio dalla vernice. «Siamo senza parole, il fatto è molto grave – commenta Augusto Navone, direttore dell’Amp –. Adesso interverrà un’impresa che cancellerà le scritte ma purtroppo è quasi impossibile risalire all’autore del gesto». La lista cafonal di quest’anno è lunga e spesso sono le rocce a finire nel mirino. Una settimana fa un turista spagnolo ha staccato dieci centimetri di stalattite dalla Grotta del fico, a Baunei. Per lui una denuncia. Nel 2013, invece, era stato inciso il logo dello Yacht club di Li Cuncheddi su una roccia di Capo Ceraso, a Olbia. È famosa la performance di Eleonora Brigliadori, che nel 2007 di vernice azzurra una roccia nel comune di Aglientu. Nessuno rimase incantato dalla sua opera d’arte: la roccia venne ripulita e la Brigliadori denunciata.