Scoppia la pace nel Pd: via libera alla rete ospedaliera
Il segretario Cucca: "Importante accogliere le istanze dei sindaci"
ORISTANO. Il Pd non vuole perdere le elezioni regionali del 2019 e ha scelto, con largo anticipo, un suo primo, possibile e inaspettato cavallo di battaglia: la sanità. A cominciare, come ha deciso la direzione regionale a Oristano, riunitasi ieri 22 settembre, dalla prossima riorganizzazione degli ospedali. A pochi giorni dall’ingresso ufficiale in Consiglio regionale, sarà corretta in corsa, dopo l’ultima trattativa con i sindaci, e così «smetterà di essere un bersaglio mobile come lo è stata nelle ultime settimane», hanno detto tutti.
Scoppia la pace. «Perché – ha esordito il segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca – la maggioranza ha fatto un buon lavoro, è riuscita ad ascoltare e a rispondere bene alle voci di dissenso, a raccogliere i suggerimenti dei territori e da martedì prossimo dobbiamo votare compatti a favore della riforma». È questa la vera svolta voluta dalla direzione del partito: la sanità non può essere più un campo minato per chi governa.
«Per troppo tempo, il sistema è rimasto fuori controllo. Con coraggio, abbiamo deciso di metterci mano e oggi dopo una trentina d’anni, la Sardegna avrà finalmente un piano che rimetterà in ordine i posti letto, ridurrà i costi e farà crescere l’efficienza in ogni ospedale», ha detto con la solita passione l’assessore alla sanità Luigi Arru, il primo a intervenire dopo Cucca.
Uno dopo l’altro, al microfono, si sono alternati solo sostenitori della bozza licenziata dalla commissione sanità del Consiglio: «Non possiamo che trasformarla in una bandiera vincente – è stato detto – perché non ci saranno tagli lineari e neanche un ospedale sarà chiuso».
Approvato all'unanimità il documento unitario che invita a raccogliere le raccomandazioni dei sindaci, finale di riunione con un pizzico di tensione per un battibecco fra l'ex governatore Renato Soru e il senatore Silvio Lai. Confronto a muso duro su nomine all'Areus e alla direzione dell'area socio-sanitaria dell'Asl unica. Litigio alla fine sedato dall'intervento di molti pacieri.
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