Referendum in Catalogna: gli osservatori sardi scudi umani nei seggi elettorali
Nell'incertezza dell'attesa di oggi primo ottobre le delegazioni partite dalla Sardegna si preparano a un ruolo attivo nella difesa del diritto di votare
BARCELLONA. Scudi umani a protezione dei seggi. Ma anche pedine da spostare in uno scacchiere confuso e in continuo divenire.
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L'incertezza, secondo i più ottimisti, potrebbe essere strategia studiata a tavolino: il presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, sostiene di avere in serbo un piano B da mettere in atto qualora le cose non andassero per il verso atteso dagli indipendentisti. In altre parole, se il premier Mariano Rajoy dovesse decidere di impedire l'accesso ai seggi, i catalani reagiranno di conseguenza.
Gavino Sale, leader di Irs, ha proposto che gli osservatori siano come "scudi umani" a protezione del voto: «Presidiare i seggi tutta la notte, a costo di dormici dentro. Perché la nostra veste ci permette di ottenere l'attenzione che i volontari catalani non possono avere. Attaccare uno di noi diventerebbe un caso politico internazionale che finirebbe di filato sulla scrivania di Rajoy. Dobbiamo giocare questa carta fino a che ne abbiamo il tempo».
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Ma c'è anche chi, come il portavoce di Liberu, Pier Franco Devias, si è immerso nel clima referendario della periferia di Barcellona, dove il sentimento indipendentista è qualcosa di più che un semplice impegno politico: «Abbiamo visitato i seggi dell'hinterland insieme agli attivisti del Cup, la sinistra indipendentista catalana. Il clima era molto più tranquillo di quanto ci aspettassimo nonostante circolassero notizie di una sparatoria davanti a un seggio che poi si è scoperto essere più una bega di quartiere che un affronto politico».
Alghero solidale. Nella delegazione sarda, e accreditato come osservatore internazionale, c'è anche il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde
Tra gli osservatori del Partito dei sardi c'è invece Franciscu Sedda: «Anche noi non sappiamo cosa dovremo fare. Ci hanno detto di esercitare il nostro ruolo in libertà. L'unica cosa certa è che i catalani vogliono arrivare a fine giornata con un risultato in mano».
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