ORISTANO. Quando il presidente della Repubblica si sposta, viene messo in moto un meccanismo complesso e articolato. Ogni dettaglio del viaggio viene analizzato e programmato, anche con possibili varianti. Ieri pomeriggio a Fenosu c’è stato l’atterraggio di prova dell’aereo presidenziale. Il Falcon dell’Aeronautica militare è comparso sul cielo di Oristano intorno alle 15,40. Il pilota ha dapprima effettuato un avvicinamento per poi riprendere quota e portare quindi l’aereo a un passaggio più radente. Alla terza discesa l’aereo ha toccato terra.

Poco prima si era capito che fosse in arrivo il velivolo presidenziale perché le squadre antincendio dell’esercito, mobilitate per l’occasione, si erano sistemate nelle postazioni di competenza. Prima dell’atterraggio la zona della pista e quella dell’aerostazione erano state attentamente pattugliate e controllate da personale della polizia di Stato.

A Fenosu si è fermato anche qualche curioso, forse convinto che la visita ufficiale del capo dello Stato in Sardegna fosse ieri e non oggi.

L’atterraggio di prova dell’aereo presidenziale non era stato annunciato per ovvie ragioni di sicurezza.

È stato così che, per la prima volta dopo anni, lo scalo oristanese ha rivisto sulla propria pista un aereo. L’aeroporto di Fenosu attende che si perfezioni il passaggio delle quote azionarie dalla parte pubblica (la Provincia è l’ente che detiene la maggioranza) ai privati. Un passaggio che, chiusa la procedura di liquidazione, ha conosciuto diversi ostacoli con una serie di ricorsi che ne hanno rallentato la definizione. Attualmente lo scalo viene usato solo dal 7° reparto volo della polizia.