La Nuova Sardegna

dramma a bali 

Fulminato mentre fa surf muore ex giocatore della Torres

di Antonio Ledà
Fulminato mentre fa surf muore ex giocatore della Torres

SASSARI. Amava il pallone e il mare e quando il procuratore, Daniel Piconcelli, gli aveva proposto un contratto con la Torres non ci aveva pensato un attimo. La sua avventura a Sassari è stata...

07 novembre 2017
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SASSARI. Amava il pallone e il mare e quando il procuratore, Daniel Piconcelli, gli aveva proposto un contratto con la Torres non ci aveva pensato un attimo. La sua avventura a Sassari è stata brevissima (tre mesi e nove partite nel campionato di Eccellenza) ma Denis Andrè Dasoul ha lasciato un ricordo indelebile in chi ha condiviso con lui quella esperienza con la maglia rossoblù e nella tifoseria. «Un ragazzo per bene e un amico – dicono in coro Simone Deliperi e Alessandro Cherchi, portiere e bomber di quella Torres – non riusciamo a credere che sia finita così». Un dolore grande per disgrazia difficile da comprendere, impossibile da accettare. Denis Dasoul, ragazzone belga di 35 anni ha perso la vita mentre faceva surf al largo di una spiaggia nell’isola di Bali. L’ex calciatore è uscito sulla sua tavola nonostante le previsioni meteo poco favorevoli ed è stato colpito da un fulmine. I soccorsi sono stati immediati ma inutili. Quando è stato raggiunto Dasoul non dava più segni di vita. In spiaggia è rimasta la compagna, in lacrime, mentre sui social la notizia ha fatto presto il giro del mondo.

«Ricordo bene Denis – racconta Vittorio Tossi, il direttore sportivo che portò a Sassari il giocatore –. Era un bel centrocampista con un’ottima tecnica e un grande fisico. Ma era soprattutto una bella persona. Aveva legato con Vittorio De Carlo, con il quale condivideva un appartamento nella zona dello stadio, ed era incuriosito dalla città e dalle sue tradizioni. Sperava di rilanciarsi dopo alcune esperienze negative ma le cose non gli andarono bene. Lasciò Sassari dopo nemmeno tre mesi ma continuò a tenersi in contatto con i compagni».

«Non riesco a crederci – confessa Simone Deliperi – era rimasto pochi mesi con noi ma era diventato un vero amico. Per qualche anno abbiamo continuato a sentirci. So che aveva conosciuto una ragazza australiana e che si era trasferito dall’altra parte del mondo per iniziare una nuova vita. Ieri ho letto la notizia sui social e ancora non riesco a crederci».

Non si dà pace neanche Alessandro Cherchi, che in quei tre mesi (tra il 2010 e il 2011) ha giocato a fianco di Dasoul. «Aveva un fisico bestiale e affrontava tutto con un entusiasmo sincero e contagioso. Era venuto a Sassari perché la Torres è la Torres a prescindere dalla categoria e perché sapeva che qui c’è il mare più bello del mondo. Già da allora faceva surf e mi aveva confessato di non vedere l’ora di poterlo fare anche in Sardegna. Poi le nostre strade si sono divise e non ci siamo più sentiti. Mi dispiace che sia finita così e sono sicuro che lo stesso dolore lo stanno provando tutti quelli che l’hanno conosciuto».



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