La Nuova Sardegna

Stop alle spose bambine reato le nozze con 15enne

di Gianni Bazzoni
Stop alle spose bambine reato le nozze con 15enne

Confermata dai giudici della Cassazione la decisione del tribunale di Sassari Un nomade condannato a un anno. La coniuge doveva avere almeno 16 anni

23 novembre 2017
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SASSARI. Se anche la cultura rom ammette le spose bambine, in Italia il matrimonio con minori ènon è consentito. E per questo commette un reato - articolo 609 quater, atti sessuali con minore - chi convive more uxorio con una ragazzina quindicenne, anche se c’è il suo consenso. La Cassazione ha così confermato la condanna a un anno (con le attenuanti generiche) inflitta dalla Corte d’appello di Sassari a un giovane nomade - all’epoca dei fatti 22enne - che aveva sposato una ragazza di 15 anni secondo le regole del matrimonio rom.

I fatti riportano indietro al 2012, quando il 22enne era stato ritenuto colpevole dal giudice del Tribunale di Sassari e da quelli della Corte d’appello. Il suo legale aveva presentato poi ricorso in Cassazione, sostenendo soprattutto che non ci fosse «alcuna situazione di soggezione», neanche morale «tra i due fidanzati, già coniugi», secondo la loro cultura.

In pratica, la difesa aveva provato a sostenere che la norma punisce gli atti sessuali compiuti in un rapporto non paritario, di supremazia dell’autore tale da condizionare una ragazza di meno di 16 anni. Non in un’unione stabile. La terza sezione penale della Cassazione, però, ha sottolineato che «non esiste un rapporto di matrimonio tra il soggetto attivo del reato e quello passivo», e non può essere portato in giudizio come causa di esclusione del reato. Nemmeno se previsto nella cultura di origine dei due giovani, che - dice la Cassazione - «ammette il matrimonio anche con minori di 14 anni, spesso avuncolato, zia/zio nipote». Poiché «i minori di età non possono contrarre matrimonio».

La Corte ricorda anche come «sul matrimonio rom la giurisprudenza ha sempre ritenuto la sua non validità nell’ordinamento italiano, quindi a maggior ragione con una minorenne di 16 anni». In passato la Cassazione, si era pronunciata confermando l’espulsione di un immigrato irregolare, anche se sposato con “rito rom” e convivente con una donna incinta: in quell’occasione, la Corte precisò che tale unione «non aveva validità neppure come unione di fatto». Inoltre, «la convivenza more uxorio - precisa la Cassazione - anche tra fidanzati, di un maggiorenne quale l’imputato con una minore di anni 16, viene sanzionata dal legislatore a prescindere dalla realizzazione di condotte corruttive o induttive e dall’abuso di una posizione dominante o autorevole». Sarebbe stato diverso, invece, se la ragazza avesse già compiuto i 16 anni e avesse potuto dare un valido consenso agli atti sessuali con il proprio convivente.

La vicenda - che ha una parte ambientata nel campo rom di Piandanna a Sassari -, riporta indietro a più di sei anni fa. Tutto comincia con una sorta di “adozione”, e con la richiesta della famiglia di un rom 22enne di prendere in affido lei, la futura sposa bambina che viene concessa dai genitori nomadi residenti in Svizzera alla famiglia del suo fidanzato. Il Tribunale dei Minori aveva scoperto che a 15 anni la ragazzina aveva già avuto un aborto, e avevano avvertito la magistratura ordinaria. Sentita dal Tribunale dei Minori, la ragazza aveva dichiarato di abitare con l’imputato, e agli assistenti sociali (nel febbraio 2011, nell’ambito della procedura di affidamento al futuro suocero) aveva riferito di essere già sposata con il rito rom e di vivere «nella roulotte del consorte». La sorella dell’imputato - che aveva testimoniato in aula - invece, aveva precisato che i due «erano solo fidanzati e che fino al compimento dei 16 anni, la futura sposa dormiva con le donne della famiglia».

I giudici avevano ritenuto colpevole il marito della sposa bambina e lo avevano condannato in primo grado e in appello. La Cassazione poi ha definitivamente confermato che in Italia il matrimonio con minori è vietato e quindi è un reato. E il matrimonio rom non salva da una condanna per atti sessuali con minori.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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