La Nuova Sardegna

Spano: amianto, ordine nelle leggi

Spano: amianto, ordine nelle leggi

L’assessore all’ambiente ha chiuso la Conferenza nazionale sul tema in Piemonte

26 novembre 2017
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CAGLIARI. L'assessore regionale all'ambiente, Donatella Spano, nel suo ruolo di coordinatrice della Commissione Ambiente in Conferenza delle Regioni, ha chiuso i lavori della Terza conferenza nazionale dell'amianto insieme al ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti e all'assessore alla Sanità della Regione Piemonte e coordinatore della commissione salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta.

«Su tutte le problematiche dell'amianto abbiamo necessità di coordinamento e omogeneizzazione per avere una visione unitaria sui piani dell'ambiente, della sanità e del lavoro» ha detto Donatella Spano nella conferenza organizzata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, venerdì e ieri a Casale Monferrato, in Piemonte. L'assessore ha anche voluto ricordare Luciano Musu, un ex lavoratore in forze per 22 anni alla Sardit di Oristano, scomparso ieri, oltre che esprimere la solidarietà a tutte le vittime in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

La Spano ha evidenziato l'attesa da parte delle Regioni del Piano nazionale amianto e di un Testo unico che metta ordine alle 248 leggi nazionali e 400 regionali. «Abbiamo fiducia nel lavoro del tavolo interistituzionale sull’amianto (è stato definito dal Governo per affrontare la frammentazione della normativa nazionale), che sta dando un importante contributo per uniformare le azioni e fronteggiare il problema dell’amianto, portando ad esempio le migliori pratiche regionali, come quelle del Friuli o della Sardegna – ha aggiunto – . Vogliamo che questa conferenza governativa e il documento che dobbiamo approvare segnino la roadmap delle attività da intraprendere nel 2018 a livello regionale e nazionale».

L’assessore ha poi specificato che non vanno considerate solo le aree Sin, i siti di interesse nazionale ai fini della bonifica: «Vogliamo che siano inclusi anche i poli industriali contaminati, come ad esempio i siti sardi di Oristano e Ottana. E non possiamo ammettere disparità tra lavoratori e familiari. La prossima conferenza deve portare perciò i risultati del lavoro svolto nel 2018 ai diversi livelli ma credo anche che sia importante avere una visione chiara in tutte le Regioni. Per questo motivo propongo che la conferenza diventi itinerante».

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