La Nuova Sardegna

Droga dall’Albania Satta rinviato a giudizio

di Tiziana Simula
Droga dall’Albania Satta rinviato a giudizio

Per l’accusa il consigliere regionale distribuiva gli stupefacenti a Olbia e Nuoro

21 dicembre 2017
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OLBIA. «Me lo aspettavo, sono sereno. Il processo nell’immaginario collettivo è una cosa brutta, però, di fatto, è quella sede nella quale tu puoi dimostrare la tua innocenza. Per questo non ho voluto riti alternativi. Io sono certo che andando a processo, che sarà sicuramente un processo giusto perché ho fiducia nella giustizia, dimostrerò la mia innocenza, smontando quel castello di accuse costruito intorno a me. Non ho nessun timore e non mi aspettavo nulla di diverso». Commenta così, la notizia del suo rinvio a giudizio, il consigliere regionale dell’Uds ed ex sindaco di Buddusò Giovanni Satta, finito, insieme ad altre 22 persone, nel mirino della Dda di Cagliari che nel 2014 sgominò una presunta banda di trafficanti internazionali di droga che aveva come capo dell’organizzazione criminale Eugert Bici, un albanese nato a Durazzo ma residente con i familiari a Olbia.

Sei rinvii a giudizio. Il gup del tribunale di Cagliari Lucia Perra, accogliendo le richieste del pm della Direzione distrettuale antimafia, Rossana Allieri, l’ha rinviato a giudizio con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Per lui e per gli altri cinque imputati rinviati a giudizio con la stessa accusa – Simone Canu, di Olbia (difeso dall’avvocato Giampaolo Murrighile), Giovanni Battista Pira, di Orune, Nicola Salvatore Pinna, di Sassari, Gino Mureddu, di Olbia e il rumeno Alexandru Dughila (difeso dall’avvocato Giommaria Uggias) – il processo comincerà il 18 aprile nel tribunale di Tempio.

Secondo l’accusa, Satta collaborava attivamente con i fratelli Bici acquistando partite di sostanza stupefacente che immetteva nel mercato olbiese e nuorese e consegnava auto per effettuare viaggi nella penisola e in Albania o per utilizzarle quali forme di pagamento per lo stupefacente. Accuse che ora il suo difensore dovrà smontare in aula giudiziaria punto per punto.

«Sono rimasto sorpreso per il rinvio a giudizio per l’accusa di associazione a delinquere nei confronti di Giovanni Satta, essendosi, sia il tribunale del Riesame che la Cassazione, già espressi in senso contrario all’esistenza di questa contestazione», commenta l’avvocato Angelo Merlini, difensore del consigliere regionale.

Le condanne. Il gup ha inflitto ieri anche 11 condanne (giudizio abbreviato) con pene che vanno dai 4 ai 18 anni al resto della banda, composta in prevalenza da albanesi. In due hanno patteggiato: Claudio Soddu, 3 anni e 4 mesi e Sandro De Nanni, 1 anno e 10 mesi. Quattro le assoluzioni “per non avere commesso il fatto”: Roland Stomina (difeso dall’avvocato Antonello Desini), Durim Bejko, Silvana Bejko e Filippo Di Costanzo (avvocato Merlini). Per quest’ultimo, il pm aveva chiesto una condanna a 12 anni.

Le pene più pesanti sono state inflitte ai presunti capibanda albanesi: Eugert Bici ed Elis Pisha, condannati entrambi a 18 anni. Il fratello di Eugert, Kleton Bici, è stato condannato a 12 anni, mentre la sorella Ornella a 8 anni. Stessa pena per Almeta Gazmir e Mema Artan. Le altre condanne: 6 anni a Vladimiro Mucci, 5 anni a Ervin Stafa, 4 anni e 8 mesi a Dashmir Hoxha, 6 anni ad Alessandro Dessolis di Orgosolo, 4 anni e 6 mesi ad Alessio Salis, di Olbia.

L’indagine aveva portato al sequestro di 18 chili di cocaina, 4 chili di eroina e un chilo di marijuana, per un valore, se immessi sul mercato, di circa due milioni di euro. L’organizzazione, secondo l’accusa, garantiva l’approvvigionamento di stupefacenti, soprattutto cocaina ed eroina, nel nord della Sardegna, con base a Olbia.

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