La Nuova Sardegna

I pirati del pdf, a rischio anche le edicole

di Antonello Palmas
I pirati del pdf, a rischio anche le edicole

Lotta alle copie illegali della Nuova su Whatsapp, anche chi vende i giornali è tra le vittime

22 dicembre 2017
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SASSARI. Il pirata moderno non ha l’uncino e non attacca velieri, l’arrembaggio ha per obiettivo la carta stampata. Non bastava la crisi dell’editoria legata in una parte all’esplosione di internet, i quotidiani rischiano di ricevere il colpo di grazia dal fenomeno della diffusione illegale tramite Whatsapp di copie in formato pdf. Dall’alba inizia l’incredibile sinapsi che porta gratuitamente le copie della Nuova Sardegna su migliaia di smartphone e tablet, i cui possessori non avranno più motivo di andare in edicola, motivo per cui il nostro (vostro) giornale ha intrapreso una battaglia che grazie al lavoro degli investigatori è sfociata in chiusure di siti pirata, denunce e richieste di danni verso chi ha fatto del regalo del pdf del giornale una sorta di mission.

A tifare per una soluzione non ci sono solo i dipendenti della Nuova ma un’intera filiera. Giuseppe Piras è il distributore per la provincia di Sassari: « I gruppi Whatsapp che la mattina condividono illegalmente le copie delle principali testate nazionali si stanno espandendo a macchia d’olio e questo rappresenta un gravissimo danno per l’intera filiera, a partire dall’editore, passando per il distributore per arrivare al giornalaio. E poi naturalmente i giornalisti, i poligrafici, gli stampatori, i trasportatori. Diversi edicolanti hanno visto di colpo sparire clienti fedelissimi e quando li hanno incontrati hanno chiesto loro il motivo. La risposta è stata disarmante: “Chi me lo fa fare a comprare il giornale se la mattina me lo trovo comodamente sul cellulare?”».

Piras è realista: «Il mondo è cambiato e ci sta che le tecnologie abbiano mutato l’accesso all’informazione. Ma se un mercato che ha già i suoi problemi deve fare i conti anche con un fenomeno di pirateria tanto massiccio, la situazione si fa preoccupante, proprio in un momento in cui fidelizzare è divenuto molto più complicato e si cerca di rendere la rete di vendita sempre più professionale. Purtroppo l’esperienza insegna che basta un giorno per perdere un cliente e occorrono anni per riconquistarlo». Il distributore afferma che il dilagare dei pdf rischia di compromettere un sistema: «Avviene grazie alla estrema leggerezza di chi li condivide sui social, forse solo per fare il “figo”, senza rendersi davvero conto di ciò che fa, di quante persone sono coinvolte in un lavoro che porta il quotidiano nelle 1250 edicole sarde, 7 giorni su 7. La Nuova fa bene a reagire».

«E una vera mazzata – dice Tullio Mura, rappresentante degli edicolanti di Sassari –. Questo fenomeno contribuisce a rovinare il nome di tante edicola, per alcune delle quali, nonostante l’ottima posizione, non si trova qualcuno che ci creda per affidargli la gestione». Purtroppo la crisi spinge tante famiglie a risparmiare su ciò che può avere gratuitamente, ma l’abitudine riguarda anche fior di professionisti col portafoglio pieno. «Se davvero si riuscirà a porre un freno al fenomeno – conclude Mura – saremo i primi a gioirne».

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