La Nuova Sardegna

Pochi “Paperoni” nei 377 Comuni della Sardegna

di Luca Rojch
Il villaggio Harrods a Porto Cervo
Il villaggio Harrods a Porto Cervo

In 191 centri dell’isola tutti dichiarano meno di 120mila euro In vetta Cagliari, Arzachena è seconda, Sassari nella top 5

18 gennaio 2018
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SASSARI. Paperone non abita in Sardegna. A guardarla dalle dichiarazioni dei redditi l’isola è una terra in affanno. Con pochi ricchissimi, qualche benestante e molti poveri. In 191 Comuni, su 377, nessuno arriva a dichiarare 120mila euro di reddito. I paperoni, si fa per dire, che superano i 120 mila euro si concentrano in pochi centri.

La classifica. C’è anche una classifica per province e città dei Paperoni, l’ha stilata la Sardinian socio-economic observatory (www.sardinianobservatory.org), sulla base dei dati forniti dal Ministero delle Finanze. Certo si deve partire dalla convinzione, ottimistica e contabile, che tutti dichiarino effettivamente quello che guadagnano e che l’evasione fiscale sia una leggenda metropolitana.

Ma è giusto partire dalla buona fede dei contribuenti. In base a questi dati l’incidenza maggiore di paperoni sardi si ha in provincia di Cagliari. Sono 2,8 ogni mille abitanti. Segue Olbia-Tempio con un’incidenza del 2 per mille. Poi Sassari con 1,9 per mille. Poi il Sulcis, 1,01, Oristano 0,85, Nuoro 0,68, Medio Campidano 0,53, e chiude l’Ogliastra con 0,49. La mappa segue in un certo senso la dinamicità economica dei territori.

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Comuni. Molte più curiosità si hanno se si confrontano i dati dei Comuni. In numeri assoluti è quasi scontata una maggiore presenza di paperoni nei centri con più popolazione. Cagliari è in vetta con 3283 contribuenti che dichiarano di guadagnare più di 120mila euro all’anno. Sassari è seconda con 1604, seguono Quartu 631, Olbia 456, Alghero 397, Nuoro 374, Oristano 359, Selargius 288, Capoterra 234, Iglesias 143,Carbonia 143, Arzachena 110, Assemini 96, Tempio 95, Monserrato 83, La Maddalena 78, Sestu 72, Porto Torres 67, Tortolì 63, Sinnai 60. I numeri seguono più o meno la concentrazione di popolazione. C’è un dato che forse fa riflettere molto di più dei numeri dei “paperoni”. Nell’isola in 191 comuni nessuno ha dichiarato di guadagnare più di 120 mila euro all’anno. Facile capire quale sia il tessuto economico e sociale di molti centri della Sardegna. E se si osserva anche la distribuzione geografica dei comuni più poveri si può verificare come la maggior parte siano nelle zone interne della Sardegna. Un elemento che deve far riflettere anche la politica.

La rivoluzione della proporzione. La classifica dei comuni più ricchi cambia in modo notevole se si parametrano quelli che guadagnano più di 120mila euro alla popolazione residente. Alla guida resta sempre Cagliari che ha 1,10 persone che dichiarano di guadagnare più di 120 mila euro all’anno ogni mille residenti. A sorpresa, ma non troppo, c’è Arzachena con 0,78. La spiegazione è semplice. La capitale della Costa Smeralda beneficia del suo turismo milionario che crea un indotto di benessere economico su tutto il territorio. E di sicuro sfrutta la sua vocazione turistica anche Aglientu, terzo con 0,69. Stesso discorso per il piccolo centro di Stintino che con 0,67 si piazza quarto. Poi Sassari con 0,57, Palau 0,54, Capoterra 0,53, Loiri Porto San Paolo 0,51, Pula 0,49, Oristano 0,48, San Teodoro 0,45, Domus De Maria 0,44, Villasimius 0,43, Golfo Aranci 0,39, Alghero 0,39 Quartu 0,38, Selargius 0,38, Santa Giusta 0,37, e Olbia a 0,36.

Un altro dato facile da osservare da questa classifica è che a parte i grandi centri urbani dell’isola gli unici comuni a fare parte della graduatoria sono quelli costieri a vocazione turistica, perché a Paperone piace il mare.

@LucaRojch. @RIPRODUZIONE RISERVATA


 

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