associazione nazionale magistrati
Uffici sguarniti e giudici soli
Meloni: «Necessario rivedere con urgenza le piante organiche»
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CAGLIARI. «Le gravi scoperture di organico che affliggono da anni e ciclicamente i tribunali di piccole dimensioni sono diventate ormai un drammatico problema strutturale dei due tribunali maggiori, Cagliari e Sassari»: l’ha sostenuto nel suo intervento Elena Gavina Meloni, della giunta sarda dell’Anm (Associazione nazionale magistrati). «I tribunali di Cagliari e Sassari - ha aggiunto - registrano solo negli uffici giudicanti di primo grado scoperture del 17 e 18%, Nuoro del 38%, Oristano del 22% e Tempio Pausania del 63%». Secondo l’Anm «le piante organiche dei tribunali, con riferimento ai magistrati, sono da tempo inadeguate anche ipotizzando un pieno organico, a fronteggiare la domanda di giustizia, sebbene la produttività media dei giudici e dei pubblici ministeri sia negli anni notevolmente aumentata, tra le più elevate in ambito europeo». Se «un importante passo avanti è stato fatto sul fronte del personale amministrativo col tempestivo reclutamento degli assistenti giudiziari» per Elena Gavina Meloni «non è possibile che alcuni uffici giudiziari siano presidiati solo da pochissimi magistrati e non è esigibile che questi giudici e pm, spesso al primo incarico, siano lasciati soli a reggere un tribunale per periodi lunghi, come avviene in questo momento a Tempio Pausania». Per l’Anm si può dire invece che «il processo civile telematico è una realtà degli uffici giudiziari sardi e rappresenta una rivoluzione epocale che ha ricadute importanti sull’attività degli avvocati, del personale di cancelleria e sul lavoro del giudice».