La Nuova Sardegna

Chi non rispetta le regole viene multato

Chi non rispetta le regole viene multato

La procedura è stata imposta da Rfi per garantire la sicurezza e limitare il rischio di incidenti

30 gennaio 2018
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SASSARI. Oltre al danno la beffa: l’apparecchio-citofono sistemato da Rfi in corrispondenza del passaggio a livello è stato incastrato sulla recinzione e a meno che non si abbiano braccia snodabili schiacciare il pulsante è quasi impossibile. Infatti quando Pietrino Sanna va in campagna chiede il nulla osta al telefono, chiamando il numero di cellulare indicato dalle Ferrovie. «Arrivo davanti al passaggio a livello e parcheggio. L’unico spazio disponibile è una piazzola utilizzata purtroppo come discarica abusiva. L’alternativa è fermarsi lungo la strada e bloccare il traffico in attesa che mi venga concesso il permesso per aprire le sbarre. A volte il nulla osta arriva subito, in altri casi bisogna avere pazienza. Un paio di mesi fa la voce al telefono ha detto «no, passaggio vietato». Per quanto? «Circa un quarto d’ora». Il veterinario in pensione, che conosce al secondo i tempi di percorrenza dei treni, ha protestato. «Se mi dite che devo aspettare un quarto d’ora significa che il treno non è partito da Porto Torres e neppure da Sassari. Dunque posso passare». E così ha fatto, nonostante l’assenza del nulla osta. Apriti cielo. Tra San Giorgio e Molafà è arrivata subito dopo la polizia delle ferrovie e Pietrino Sanna è stato multato perché non ha rispettato le regole della convenzione. Ottanta euro che lui non vuole pagare, non per la somma ma per una questione di principio «perché è impensabile dover aspettare 15 minuti per entrare e uscire da casa propria». In teoria, se in quel punto passasse solo il treno della linea Porto Torres-Chilivani a orari fissi, la situazione sarebbe più facilmente gestibile. «Invece alle mie richieste Rfi ha risposto di non essere tenuta a comunicare tempestivamente eventuali cambiamenti degli orari. Non solo: ha specificato che davanti al mio terreno passano anche treni di servizio a orari non stabiliti». Per questo, secondo Rete ferroviaria italiana, che ha detto no alla richiesta di sbarre automatizzate, la procedura stabilita con la nuova convenzione – chiavi e richiesta di nulla osta – è l’unica che possa garantire sicurezza. Con gli utenti-proprietari che diventano responsabili nel caso non rispettino le regole. Per questo motivo, a tre proprietari corrispondono tre lucchetti e tre chiavi in modo da identificare facilmente chi va via da casa sua “senza chiudere la porta”. (si. sa.)



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