La Nuova Sardegna

Un progetto europeo riporta il cervo in Sardegna e in Corsica

Un progetto europeo riporta il cervo in Sardegna e in Corsica

Life+ ha finanziato gli interventi che hanno salvato la specie. Censiti 8mila esemplari, 50 anni fa erano meno di 100

02 marzo 2018
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SASSARI. Il progetto è stato presentano con il suo nome inglese: «One deer, two island». In italiano suona come “un cervo, due isole”. Le isole sono la Sardegna e la Corsica, l’animale, invece, è il “cervus elphus corsicanus”, più noto come cervo sardo-corso. La particolarità è che dopo aver popolato le due isole sin dall’epoca nuragica, dai 1200 ai 900 anni prima di Cristo, 50 anni fa era praticamente estinto in Sardegna, dove se ne contavano un centinaio di esemplari, mentre pochi anni dopo ne era stata decretata l’estinzione in Corsica. Un motivo più che valido per l’inserimento del cervo nel Red Data Book dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) perché considerato tra le specie maggiormente minacciate d’estinzione dell’intero pianeta. Un’ipotesi che è diventata realtà grazie al progetto finanziato con i fondi europei del programma Life+ e realizzato da un partenariato tra Sardegna e Corsica realizzato dalla Provincia del Medio Campidano, dalla Provincia dell’Ogliastra, dall’Ispra, da Forestas e dal Parc Naturel Regional della Corsica.

La svolta. I cervi sardo-corsi sono ritornati nella terra che hanno sempre vissuto e adesso popolano le zone della Sardegna e della Corsica da dove erano spariti. Sono ottantaquattro gli esemplari che sono stati trasferiti dalle aree della Sardegna e della Corsica, in cui erano riusciti a moltiplicarsi, fino all'Ogliastra e ad altre zone della Corsica da dove invece erano spariti. Grazie al progetto «One deer, two islands» sono state infatti create tre nuove popolazioni in Ogliastra ed è stata incrementata la varietà genetica delle popolazioni in Corsica, grazie al trasferimento di individui dalla Sardegna. Non solo, sono stati realizzati corridoi ecologici per favorire la naturale dispersione degli individui e la colonizzazione di nuove aree.

Il ripopolamento. Complessivamente sono stati portati 69 animali in Ogliastra mentre sono 15 quelli trasferiti sull’isola francese. Il cervo sardo-corso si era estinto in Corsica ma era rimasto in tre aree della Sardegna (Sulcis, Costa Verde e Serrabus) anche se il numero degli esemplari si era drasticamente ridotto. Negli ultimi anni, grazie agli interventi di tutela, la popolazione si è moltiplicata ed è stata reintrodotta in Corsica, con esemplari sardi.

Secondo le ultime rilevazioni ci sono circa 7mila cervi in Sardegna e mille in Corsica. Ma la lotta degli animalisti è ancora incompleta perché ci sono ancora vaste zone delle due isole in cui il cervo potrebbe trovare un habitat prefetto per le sue caratteristiche e il progetto «One deer, two islands» ha l’obiettivo di aumentare la sua diffusione oltre che di garantirne la conservazione a lungo termine.

Tra gli obiettivi c’è anche la valorizzazione del territorio attraverso la conoscenza della specie, e dei problemi legati alla tutela della natura. L’idea è agire sulla consapevolezza del suo valore ecologico ed economico, aumentando i benefici economici e sociali per le comunità locali con la realizzazione di azioni destinate migliorare la coesistenza tra le attività umane e la conservazione di una specie che è arrivata a un passo dall’estinzione ma che è ritornata a essere una caratteristica che avvicina la Sardegna alla Corsica. (c.z.)

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